Parco Archeologico Liternum restituito alla cittadinanza

di Redazione

 LAGO PATRIA. Un clima mite ed un cielo terso hanno fatto da sfondo all’inaugurazione del parco Archeologico di Liternum.

Sulle sponde del lago Patria e sotto un cielo carico di buoni auspici, stamattina, ha aperto i battenti al pubblico il parco a verde, che racchiude lo storico sito scelto dal condottiero che sconfisse Annibale, Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano, a ritirarsi sino alla morte.

A sciogliere il simbolico nastro tricolore, il sindaco di Giugliano Giovanni Pianese, ma a quello che si delinea già come un evento da iscriversi negli annali della città, non hanno fatto mancare la loro presenza la dott.ssa Patrizia Gargiulo, della Soprintendenza Archeologica e responsabile dell’area di Liternum, il presidente del Consiglio Luigi Guarino, i consiglieri comunali delegati Francesco Mallardo, Franco Carlea e Giulio Pezzella. Presenti anche il comandante della PM, colonnello Baldi, il maresciallo Membrino dei Carabinieri di Varcaturo, due Poliziotti in rappresentanza del commissariato di PS e diversi cittadini nonostante l’ora ed il giorno feriale. Un’anime il desiderio e l’impegno di fare in modo che il Parco Archeologico di Liternum sia punto di ritrovo della cittadinanza. Una sorta di agorà in cui coniugare le proprie radici con la cultura dello sviluppo del territorio e, perché no, anche il risvolto di un benefico indotto ecomonico. Nel corso dell’incontro moderato dal giornalista Luciano Scateni, presidente del comitato tecnico dell’iniziativa “Un libro per amico”, è emersa la difficoltà dei residenti sia dei locali che di quelli della Giugliano centro, a sentire loro un luogo pregno di un passato ricco di storia di cui si intravedono le vestigia.

“Sino ad una decina di anni fa – ha sottolineato la responsabile della Soprintendenza dott.ssa Gargiulo – Questo sito era scelto dai giuglianesi per sversare i rifiuti nei canali. C’erano cumuli e cumuli di spazzatura e la stessa strada Domitiana è scomparso sotto alle costruzioni; è stato fatto tanto per rendere questo luogo fruibile alla città. Per evitare conflitti di competenze tra gli enti che hanno competenza sull’area, occorre creare un organismo che faccia chiarezza sui compiti. – ha sottolineato con una nota polemica – Personalmente mi auguro che in futuro, grazie a finanziamenti mirati, possano riprendere le campagne di scavo per riportare alla luce ciò che oggi è sotto ai nostri piedi. Il mio desiderio è di avere un parco sempre più archeologico e meno a verde”.

 Il sindaco Giovanni Pianese dal canto suo augurandosi che la Pro Loco, affidataria della gestione del Parco Archeologico sia tenace nel difficile compito che le è stato affidato, ha preso impegni istituzionali: “L’Amministrazione farà in modo di garantire i servizi, ma la città ed i residenti devono sapere che questo luogo appartiene a loro. Dobbiamo utilizzare questo luogo nel modo più fantasioso e più pieno, perchè riscoprire un bene e poi non renderlo fruibile non serve a niente. Se nel passato storico questi erano scelti come luoghi di benessere perché non dobbiamo riportarli alla loro vocazione naturale? – ha argomentato il Primo cittadino – Se si mette in moto un meccanismo virtuoso anche di idee mirate a far vivere questo parco, sono certo che tra qualche anno da questo polo turistico culturale prenderà il via anche una crescita sociale”.

Intanto il consigliere con delega allo Spettacolo, Francesco Mallardo sollecitato da Luciano Scateni che ha sottolineato la “cultura inerte” di cui è vittima il territorio ha affermato: “Stamattina ci riappropriamo come Comune e come cittadini, di una zona e sarà nostro impegno valorizzarla. Per farla vivere bisogna riempirla di contenuti, di eventi che possano attrarre persone dai Comuni limitrofi ed attivare un circuito economico che possa anche essere una risposta alla crisi. – ed ha anticipato – E’ già in programma una tappa di miss Italia, una rassegna teatrale, ma si possono programmare iniziative con le scuole e tanto altro”. “Io sono un figlio di questa terra, mio padre la scelse anni fa. – ha detto il presidente Guarino – Forse negli anni qualcuno si è dimenticato di quanto questa parte di territorio sia bella ed ha permesso che avvenissero veri e propri scempi. E’ un territorio che va difeso”- ha ribadito girando lo sguardo verso gli agglomerati abitativi che ad ambo i lati delimitano il parco archeologico. Nello stesso parco tra l’altro insistono due nuclei familiari che per anni hanno gestito l’area come se fosse di loro proprietà. Oggi le abitazioni sono un pugno nell’occhio di un contesto che ha tutti i numeri per divenire un grande attrattore turistico.

“Centrare l’obiettivo dello sviluppo e dell’appartenenza al territorio è il nostro primo impegno. – ha ribadito Luigi De Martino, presidente della Pro Loco litorale Domitio – Trasferiamo in questa sfida l’esperienza turistica e culturale che abbiamo acquisito in tanti anni di lavoro in zona. Non possiamo operare sicuramente da soli, chiediamo la collaborazione dei nostri concittadini che potranno venire a vedere quanto questo luogo sia denso di magia. Voglio ricordare che in questo parco abbiamo anche attivato una filiera di rispetto della natura e c’è una bella collaborazione con il Wwf Lago Patria. – poi ha ricordato – Questo parco deve diventare il parco di tutta la cittadinanza e dell’intero comprensorio giuglianese. Voglio ribadire che l’accesso è gratuito ed invitare le famiglie a venire qui a passeggiare nel tempo libero”.

L’appuntamento di domattina, intanto è con la premiazione di un concorso per le scuole del territorio: “Ambiente, Differenziata, Salute”; il pomeriggio si incontra l’autore de La Panzanella”, mentre la serata è dedicata allo spettacolo: “Luna Calante”.

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