Napoli, anziana rapinata e uccisa in casa: sgominata banda italo-albanese

di Redazione

 NAPOLI. Il 19 novembre 2011, a Licola, frazione di Pozzuoli (Napoli), nel corso di una rapina in un’abitazione, venne barbaramente uccisa la 76enne Antonietta Gigante.

Il corpo, riverso su di un letto in una stanza al secondo piano della villetta, presentava il volto tumefatto, alcune escoriazioni sul corpo, le mani legate da un foulard ed altri segni di una violenta aggressione; gli ambienti della casa si presentavano completamente a soqquadro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, ed eseguite per diversi mesi dai carabinieri delle compagnie di Casal di Principe e di Pozzuoli, hanno consentito di individuare gli autori dell’efferato omicidio.

Nel corso dell’attività investigativa è emerso che il gruppo criminale, specializzato nelle rapine in abitazione, responsabile del grave fatto reato, era composto da cittadini, donne e uomini, italiani e albanesi, e si era reso responsabile di un altro episodio analogo, esattamente 7 giorni prima, il 12 novembre 2011, sempre in località Licola Mare, comune di Giugliano in Campania, ai danni di un’altra signora anziana 80enne che viveva da sola, svegliata nel sonno durante la notte, immobilizzata con del nastro adesivo, e rapinata dei soldi (non meno di 11.000 euro) e monili in oro che custodiva in casa.

Il 30 novembre scorso, a seguito delle prime risultanze investigative, veniva tratto in arresto un cittadino albanese, Jeton Jella, 25 anni, ritenuto responsabile della rapina in abitazione commessa il 12 novembre 2011. Il 27 dicembre scorso veniva eseguito un ulteriore decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli, traendo in arresto altri tre correi di Jella, ritenuti responsabili di aver partecipato alla rapina del 12 novembre 2011: XHELI Besim, albanese classe 87’, e due donne italiane, Maria Domenica Lettieri e Assunta Di Silvestro, rispettivamente di 38 e 36 anni. Il 5 gennaio scorso veniva tratto in arresto Giovanni Lettieri, italiano 40enne, ritenuto responsabile, in concorso con Besim Xheli, Lettieri e Di Silvestro, tutti reclusi per il precedente arresto, della rapina in abitazione commessa il 19 novembre 2011, nel corso della quale venne commesso l’omicidio della signora Gigante.

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Durante l’attività di indagine è stato ricostruito il modus operandi del gruppo criminale italo-albanese, dedito a rapine in abitazione ai danni di anziane ultrasettantenni:

la Di Silvestro, vicina di casa delle vittime rapinate, forniva informazioni sugli obiettivi, mettendo la propria abitazione a disposizione del gruppo, consentendo la sosta di attesa fino al momento notturno più propizio e attendendo il rientro immediato degli autori del colpo per dargli rifugio, partecipando alla spartizione del bottino;

la Lettieri conduceva il gruppo, con la propria autovettura, dalla base operativa di Cancello ed Arnone sino agli obiettivi, recuperandoli dall’abitazione della Di Silvestro dopo la commissione dei colpi e partecipando alla spartizione del bottino; gli altri soggetti arrestati entravano materialmente nelle abitazioni svegliando nel sonno le vittime e immobilizzandole;

Giovanni Lettieri ha partecipato alla rapina e omicidio del 19 novembre 2011, mentre non ha preso parte alla rapina commessa una settimana prima, il 12 novembre 2011; Jella ha partecipato alla rapina del 12 novembre 2011, mentre non ha preso parte alla rapina e omicidio commessi il 19 novembre 2011.

Gli arrestati sono tutti reclusi presso case circondariali mentre sono in corso ulteriori attività di indagine finalizzate ad individuare altri colpi messi a segno dal gruppo criminale.

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