Pasqua, il vescovo Spinillo fa visita ad Adele Iavazzo

di Redazione

 Aversa. Mancavano due giorni alla Santa Pasqua e il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, il 18 aprile ha fatto visita ad una “persona speciale,” una ragazza che, attraverso la sofferenza a causa di un male terribile, sta conducendo da anni la sua personale “via Crucis”.

Adele Iavazzo, affetta da Mcs (sensibilità chimica multipla), chiusa in casa da tre anni, sta morendo. A ucciderla è soprattutto la burocrazia. Le Istituzioni sono cieche e sorde, non ascoltano il suo grido di aiuto. Fortunatamente ci sono delle eccezioni, e tra queste si distingue il vescovo della Diocesi normanna. Nonostante i molteplici e importanti impegni, egli riesce sempre a trovare il tempo per tendere una mano a chi soffre. Un incontro emozionante.

La presenza del vescovo davanti alla “stanza di Adele” ha portato nuova vigoria nel corpo di questa ragazza consumato dal male. Una carica di energia nuova, soprattutto mentale, cosa di cui aveva bisogno Adele, sempre sola in quelle quattro mura dove risiede lontana da tutti. Il vescovo ha voluto iniziare proprio da lei la “via Crucis” che si sarebbe svolta poco dopo per le strade della città normanna. Spinillo inconsapevolmente è riuscito a fare il “miracolo”.

Dopo l’incontro, Adele sembrava rinata. Il vescovo è stato accompagnato dal presidente della New Dreams, Donato Liotto, promotore di questa piccola ma importante iniziativa umanitaria. Adele non aveva il coraggio di chiedere al vescovo di farle visita, mentre il nostro pastore non voleva arrecare fastidi alla giovane. Alla fine, Liotto è riuscito a far incontrare due persone eccezionali, ciascuno a suo modo, per la semplicità, l’umiltà, il coraggio, e la disponibilità. Adele ha chiesto al vescovo di scrivere anche a Papa Francesco e siamo certi che, conoscendo bene monsignor Spinillo, sicuramente accoglierà il suo appello.

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“L’esempio fornito da te, cara Adele, è qualcosa di importante che ci spinge ad affrontare la vita sempre con coraggio, senza mai abbattersi”, ha detto il vescovo, sottolineando: “Noi cerchiamo di scambiarci il bene e sostenerci reciprocamente. In questo tu sei un esempio non solo di testimonianza di forza e di speranza, di grande fede, ma rappresenti quel desiderio di dialogo che si cerca con le persone, cosa che non dovrebbe mai mancare. Scenda su di te e su tutte le persone sofferenti la mia benedizione”.

Ora si spera che le Istituzioni mettano un aereo di Stato a disposizione di Adele e le si consenta di partire al più presto per Dallas per curarsi. Parlavamo di Papa Francesco. Ci permettiamo di dire che monsignor Spinillo rappresenta appieno lo spirito del nostro Pontefice. Nel suo “piccolo orticello”, in pochissimo tempo, ha saputo seminare tanto amore, ricambiato da tutti i fedeli della diocesi normanna, e non solo.

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