Caserta – Pare evidente come la famiglia, umana aggregazione naturale e pregiuridica, sia al centro di un vasto intervento concentrico: culturale, legislativo, fiscale, giudiziario, mediatico. Basti pensare alla morsa che attanaglia l’istituto familiare sul piano fiscale e al costo della vita; alla diffusione a tappe forzate di modelli “paralleli” di consorzi tra persone, su cui il Papa ha avuto parole ben precise in più di un’occasione; alla diffusione programmata della cultura omosessualista, fino allo svilimento del senso sociale ed istituzionale dell’Istituto matrimoniale mediante la banalizzazione e accelerazione dei tempi del divorzio, riducendolo a poco meno di un qualunque contratto privatistico. Simili azioni paiono agevolate da una diffusa visione di vita individualistica, che innerva quella che Papa Francesco ha definito la “cultura dello scarto”, e che vede come sua apoteosi l’aborto, la fecondazione artificiale e l’eutanasia.
Sul mondo della scuola e dunque dei più giovani incombe sempre più pressante l’ideologia gender, dove ad essere posti sempre più in discussione il diritto ad educare i propri figli e quindi ancora una volta i diritti della famiglia e dei più indifesi.
In Parlamento peraltro si discuterà a breve il “Testo Unificato Cirinnà”, con cui si intendono istituire le cosiddette “unioni civili”, un vero e proprio simil-matrimonio per persone dello stesso sesso. Tutto questo rischia di ricevere una spinta particolarmente forte dalla possibile approvazione del “disegno di legge Scalfarotto”, volto a formulare una nuova fattispecie di reato, l’“omofobia”, andando a sanzionare penalmente coloro che semplicemente propugnano l’idea naturale di un unico possibile vero matrimonio: quello tra un uomo e una donna.
“Di fronte alle questioni che solleva simile emergenza educativa – scrive Fabio Candalino (membro dell’associazione “Oasi Mariana Betania” e aderente ai “Giuristi per la Vita”), la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Casertavecchia, con alla guida il giovane parroco don Nicola Buffolano, di recente insediatosi, ha fortemente voluto organizzare un incontro pubblico, al fine di interrogarsi e confrontarsi con due esperti, quali l’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dell’associazione “Giuristi per la Vita”, e Domenico Airoma, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e socio benemerito dell’associazione “Alleanza Cattolica”.
Due punti di vista, dunque, quello di un avvocato e quello di un magistrato”. Il titolo è volutamente aperto ma al contempo provocatorio: “Famiglia: sì o no?”, essendo una domanda (e dunque una risposta) a cui non ci si può sottrarre e che è rivolta – oggi più che mai – a tutti i cittadini, particolarmente a coloro che hanno importanti responsabilità politiche, istituzionali, di comunicazione sociale, di educazione delle giovani generazioni.
L’incontro si svolgerà nella splendida cornice del Duomo di Casertavecchia martedì 13 gennaio, alle ore 19.30, dove sarà allestito come sempre apposito sistema di riscaldamento e sarà consentito il parcheggio delle vetture nello spazio retrostante la piazza.
L’evento è stato promosso in sinergia e con l’adesione dei Giuristi per la Vita, Alleanza Cattolica con il referente provinciale Roberto Pugno, Oasi Mariana Betania, Associazione Nazionale Famiglie Numerose con l’avallo del responsabile della Regione Campania Aniello Guido, l’associazione “No194” guidata dal professor Paolo Mesolella, Comitato Sì alla Famiglia che raccoglie un significativo insieme di sigle impegnate per la vita e la famiglia, e Unione Giuristi Cattolici Italiani, nella persona dell’avvocato Gaetano Iannotta.