Caserta – Venti ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Caserta, all’alba di mercoledì, nelle provincie di Caserta, Napoli, Avellino, Frosinone, Alessandria, Perugia e Pordenone.
Le misure sono state adottate su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli al termine di un’inchiesta sulle attività svolte dai clan Bifone di Portico e Petruolo di Macerata Campania per conto del clan Belforte di Marcianise (Caserta).
I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentativo di omicidio, incendio doloso, porto abusivo di armi, usura, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, tutti commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Fra gli episodi al centro dell’inchiesta ve ne sono due contro due sottufficiali dei carabinieri, avvenuti nei mesi scorsi quando i militari erano in servizio nella sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e alla stazione dell’Arma di Portico di Caserta. A uno dei due carabinieri fu devastata la casa, dove gli vennero bruciate le divise di ordinanza; all’altro fu incendiata l’automobile all’interno del suo garage.
Gli arrestati. Salvatore Amato, 58 anni, già detenuto ad Alessandria; Antonio Bifone, 61, già detenuto a Paliano (Frosinone); Alfredo Bifone, 47, già detenuto a Spoleto (Perugia); Giuseppina Di Caprio, 47, moglie di Antonio Bifone; Silvana Di Caprio, 37; Giovanni Cicala, 44, già detenuto a Poggioreale; Antonio Di Vilio, 48; Gerardo Petronzi, 44, già detenuto a Santa Maria Capua Vetere; Saverio Cortese, 52; Giuseppe Dalizzo, 70; Francesco Di Monaco, 32, già detenuto a Poggioreale; Gaetano Tartaglione, 37; Franca Forgione, 44; Laura Frisan, 39; Fatos Hasbajrami, albanese, 32 anni, già detenuto a Secondigliano; Rostyslav Panchuk, ucraino, 35; Carmine Petruolo, 40; Domenico Pisani, 51, già detenuto ad Avellino; Simonetta Scafocchia, 43; Modesto Vagliviello, 60.
Sotto i dettagli dell’operazione:
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