Polizia interrompe summit di camorra: pistole gettate dalla finestra

di Redazione

Napoli – La polizia ha interrotto un summit di camorra in pieno svolgimento nella zona del centro storico di Napoli, a cui partecipavano dieci noti pregiudicati, appartenenti a vari clan sia del centro che delle zone periferiche, come Secondigliano e Scampia. Al momento dell’irruzione, la Polizia ha anche sequestrato armi e munizioni che i partecipanti al summit avevano con loro.

La segnalazione della presenza di una persona armata, in strada, ha fatto scattare l’irruzione da parte della polizia in un appartamento del centro storico.

Intervento che, secondo inquirenti ed investigatori, avrebbe interrotto un summit di camorra. L’operazione ha consentito di rinvenire e sequestrare armi e munizioni, queste ultime contenute in un borsello di cui i presenti all’incontro, nove e tutti pregiudicati, avevano tentato di disfarsene, lanciandolo in strada da un balcone dell’appartamento in cui era in corso la riunione. Il decimo uomo assicurato alla giustizia fungeva, invece, da vedetta. Gli arrestati risultano affiliati a vari clan: del centro storico e di Secondigliano.

Per i primi c’erano persone vicine ai Sibillo, di Forcella, per i secondi quelli affiliati agli Orefice, per i cosiddetti “scissionisti” della Vanella Grassi. L’intervento è avvenuto intorno alle 19 di ieri. Scattato l’allarme, in seguito ad una telefonata, giunti sul posto, gli agenti del commissariato “Decumani” (diretto dal primo dirigente Aldo Mannella), hanno notato la presenza di una persona, la sentinella, che è stata immediatamente bloccata e disarmata.

Quindi, rapidamente i poliziotti si sono diretti verso l’appartamento dove erano stati individuati movimentisospetti. Nonostante il trambusto, venutosi a creare per l’irruzione, gli agenti sono riusciti a bloccare tutti i presenti, nove pregiudicati. Alla perquisizione sono state trovate 4 pistole, oltre ad essere stato recuperato il borsello con all’interno 150 munizioni di vario calibro. Le indagini sono finalizzate ora ad accertare il motivo della riunione malavitosa e gli eventuali scenari attuali e futuri ipotizzati dalle cosche del centro storico e da quelle della periferia nord di Napoli.

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