Carinaro (Caserta) – Sciopero, manifestazioni e blocchi stradali da parte dei lavoratori dello stabilimento Indesit-Whirlpool di Carinaro, in provincia di Caserta, dopo l’annuncio della chiusura del sito produttivo fatto ieri dall’azienda.
I dipendenti, da due giorni, hanno abbandonato la fabbrica che è deserta, hanno allestito una tenda e un presidio che sarà attivo 24 ore su 24 nei pressi dei cancelli della fabbrica che produce elettrodomestici. Una mobilitazione che sarà permanente qualora dalla multinazionale non ci sarà una rivisitazione del piano industriale.
Circa 400 persone, alle 8 del mattino bloccano il deposito merci della fabbrica e paralizzano il traffico veicolare della superstrada Giugliano-Marcianise-Caserta che costeggia la fabbrica.
Alle 12, dopo quattro ore, i lavoratori della Whirpool Indesit di Carinaro sospendono il blocco sulla superstrada Marcianise-Giugliano e rientrano nello stabilimento, dove è in corso il presidio di protesta contro l’annunciata chiusura della fabbrica.
Poi l’incontro nella sala consiliare di Carinaro. “Caldoro e la Regione Campania non ci tutelano, se ne fregano di noi. Non fanno come l’amministrazione del governatore Spacca che tutela i lavoratori degli stabilimenti delle Marche”. Queste le accuse lanciate nei confronti del presidente della Regione, Stefano Caldoro, da parte dei lavoratori Indesit.
Nel corso dell’incontro – tenutosi alla presenza degli esponenti politici locali del territorio, come l’europarlamentare Nicola Caputo, la deputata Camilla Sgambato, i consiglieri regionali Gennaro Oliviero e Lucia Esposito, il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione e il presidente regionale Stefano Graziano, insieme ai sindaci dei comuni limitrofi e loro rappresentanti – il sindaco di Carinaro, Annamaria Dell’Aprovitola, ha avuto in collegamento telefonico l’assessore regionale alle Attività produttive, Severino Nappi, che ha ribadito la contrarietà della Regione al piano industriale della Whirlpool anche “perché abbiamo appreso tutto a cose fatte” e agli ammortizzatori sociali “perché non si può smantellare la produzione in Campania”.
“Non si sente preso in giro dopo che la Whirlpool, in un precedente tavolo al Mise, aveva garantito che non ci sarebbero state chiusure di stabilimenti ed esuberi fino al 2018?”, ha chiesto un lavoratore a Nappi, il quale ha garantito l’impegno dell’amministrazione regionale sulla questione.
Intanto, la coordinatrice regionale del Pd, Tartaglione, ha fatto sapere che il premier Matteo Renzi si è interessato della vicenda e che domani sarà lei stessa a sollecitare il governo durante una visita in programma a Pompei.
Nel pomeriggio di venerdì una delegazione dei lavoratori incontrerà Caldoro a Napoli mentre per lunedì 20 dovrebbe essere confermato un incontro a Roma tra l’azienda e i rappresentanti sindacali nazionali.