C’è una famiglia in un’allegra pizzeria italiana e un cameriere si avvicina al tavolo per prendere le ordinazioni. Alla domanda rivolta ad un bambino: “E tu che pizza vuoi?” il piccolo risponde innocentemente: “Un Happy meal!”.
È questo lo spot pubblicitario (guarda qui) che ha lanciato recentemente la Mc Donald’s e che ha sollevato migliaia di critiche. Ad aizzare la polemica è stata, soprattutto, l’ultima immagine dello spot: il logo ormai notissimo dell’Expo Milano 2015.
Gli esponenti di Green Italia, Annalisa Corrado e Francesco Ferrante, a differenza del bambino che nello spot “non ha dubbi” presentano numerosissime titubanze: “Che sia più salutare e appagante una pizza Dop a km zero, piuttosto che un Happy meal ad alta concentrazione di additivi, aromi e conservanti lo dice la scienza e il buonsenso. Peccato che questo passo falso di Mc Donald capiti proprio a ridosso della partenza dell’Expo 2015, di cui la multinazionale del food è tra i più grandi sponsor: viene da chiedersi se Expo promuove le eccellenze italiane o cerca di deriderle pro domo sua, con buona pace della tutela del grande patrimonio alimentare italiano”.
E poi continuano dicendo che: “Un’altra occasione persa da Expo, che tra ritardi, scandali, comunicazione ‘verybello’, sembra non azzeccarne una. Se il tema è nutrire il pianeta, si fa difficoltà a pensare che possa essere McDonald con le sue enormi quantità di carne rossa, prodotta con allevamenti intensivi ad alto impatto ambientale, a essere un alfiere della manifestazione”.
Ma a lamentarsi sono, soprattutto, i pizzaioli e le loro associazioni rappresentative: la Verace pizza napoletana e l’istituto nazionale della pizza.
Massimo Di Porzio, vicepresidente dell’associazione di pizzaioli, difende a spada tratta il piatto proposto come patrimonio immateriale dell’Unesco: “Il nostro ufficio legale sta valutando le azioni da intraprendere per mettere fine al vergognoso attacco contro un simbolo della dieta mediterranea. Benché siano inconfutabili qualità e gradimento di cui la pizza napoletana gode, è ignobile comparare due prodotti tanto diversi solo per sconsigliare la pizzeria. E’ chiaro che il colosso americano tenti di screditare il suo maggior competitor. Non è la prima volta che McDonald’s attacca le nostre tradizioni. Se le azioni ci ripagheranno, saranno trasformate in corsi di educazione alimentare per bambini”.
Mc Donald’s però rincara: “Nessun attacco a loro, tanto meno a un’istituzione come la pizza. Anche noi di McDonald’s, da buoni italiani, amiamo la pizza e frequentiamo le pizzerie. Con il nostro spot abbiamo messo in scena una situazione che è capitata a chiunque abbia un figlio. Siamo sicuri che anche i pizzaioli di Napoli, se hanno figli, li avranno portati almeno una volta da noi. In caso contrario li invitiamo con la loro famiglia a venirci a trovare”.
Intanto, la polemica non si placa e sui social le opinioni sono diverse, ma quasi tutte negative: “Se mio figlio rispondesse così gli mollerei un ceffone” oppure “Denigratorio e diffamatorio. Dobbiamo difendere i nostri prodotti”.