Un pomeriggio da dimenticare per gli abitanti dell’agro cversano che hanno subito i danni provocati dal ciclone “Circe”.
I disagi sono cominciati verso le 16.30 quando le prime forti raffiche di vento hanno alzato nell’aria la polvere di terra arida che per diversi giorni si era depositata sul manto stradale. La visibilità, dovuta anche all’oscuramento improvviso del cielo, è diminuita drasticamente provocando problemi alla circolazione del traffico, specie nelle arterie che costeggiavano le zone agricole.
Il forte vento ha provocato in tutti i comuni i primi danni anche a causa della caduta di oggetti che erano presenti sui terrazzini di moltissime abitazioni. A Casapesenna le raffiche hanno sradicato diversi rami di alberi che sono caduti nel cortile del plesso scolastico delle scuole medie.
L’inizio del nubifragio è stato preceduto verso le 16.50 da un forte boato di un tuono, segno inequivocabile che da lì a poco si sarebbe scatenato l’inferno di acqua. I pedoni che si trovavano in strada sono stati quindi colti alla sprovvista da un’eccezionale grandinata che ha visto cadere al suolo chicchi grandi all’incirca 4-5 centimetri.
La bomba d’acqua è poi giunta circa dieci minuti dopo. In tutti i comuni il livello delle acque ha raggiunto in diversi punti anche il metro e mezzo di altezza creando ovunque ingenti danni ai residenti, agli esercizi commerciali e agli automobilisti che sono stati colti alla sprovvista.
Teverola sembrerebbe la cittadina più colpita dell’agro. Via Garibaldi, corso principale del centro urbano, è stata letteralmente inabissata per circa un metro da acqua e detriti proveniente dalla vicina Aversa. Numerose auto sono rimaste bloccate nella piena, altre parcheggiate sono state alzate dalla furia dell’acqua. Danni anche in un condominio all’angolo con via Paolo Colella dove il garage, che conteneva diverse auto, è stato completamente allagato fino all’altezza della strada provocando inoltre il cortocircuito dei contatori elettrici che si trovavano al suo interno. Sul posto è giunta la Protezione civile e i Vigili del Fuoco che hanno dovuto evacuare tutte le famiglie, all’incirca una decina, che abitavano lo stabile sito al centro del paese.
Altra cittadina sommersa è stata Carinaro che ha subito l’allagamento dell’intero centro storico. Diverse auto sono rimaste intrappolate sotto quasi due metri di acqua nei pressi del ponte ferroviario che unisce via Trieste a via Cinque Vie. I disagi per Carinaro sono stati registrati all’altezza di quasi tutti i ponti che permettono l’ingresso e l’uscita dal centro urbano, rendendo quindi impossibile per residenti e soccorsi intervenire per diverse ore.
Inconvenienti dovuti all’acqua alta anche a Cesa in via Marini e negli altri comuni dell’area atellana come a Gricignano, dove anche qui come a Teverola, l’intero corso principale, via Sant’Antonio Abate, è stato raggiunto da un fiume in piena proveniente da via Casolla, via Aversa e Corso Umberto che non ha risparmiato automobilisti, residenti ed esercizi commerciali. La forza dell’acqua ha addirittura spostato diverse vetture per alcuni metri.
Nell’area occidentale dell’agro aversano i problemi dovuti gli allagamenti si sono registrati a Lusciano dove l’intera area nei pressi dell’Asl è stata sommersa dalle acque. Danni al manto stradale si sono verificati a Trentola Ducenta dove in via Circumvallazione alcune vetture sono sprofondate in diverse voragini.
Ovviamente non è stata risparmiata nemmeno la città di Aversa che ha visto i residenti essere sorpresi dall’acqua in diverse strade. Danni nel centro storico, in via Roma e via Diaz e via Giovanni Linguiti. Anche la trafficatissima “Variante” non è stata risparmiata dalla furia delle acque piovane.
La situazione per la viabilità si è sbloccata soltanto in serata, quando le strade si sono “prosciugate” e hanno permesso ai soccorsi di intervenire in numerose proprietà che sono state invase dall’ondata di pioggia.
Un giovedì nero, dunque, per gli aversani che dovranno fare la conta dei numerosi danni che Circe ha provocato. Intanto, numerosi gli scatti del nubifragio condivisi sul web. Qualcuno ha anche voluto ironizzaro, come un giovane fotografo di Gricignano, Raffaele Aquilante, che ha creato diversi fotomontaggi dove sono raffigurati gondolieri veneziani che navigano sulle strade, ieri diventate “canali”.