Gricignano – Si è tenuta, nella mattinata di giovedì 30 luglio, la seduta straordinaria del Consiglio comunale che aveva come tema centrale la questione dell’incompatibilità del consigliere di opposizione di “Gricignano in Movimento”, Gianluca Di Luise.
Fin dall’inizio il sindaco Andrea Moretti ha chiarito che la maggioranza consiliare si presentava favorevole alla compatibilità del consigliere, il quale, ciò nonostante, non ha risparmiato accuse a nessuno.
Di Luise ha ribadito, nelle sue osservazioni depositate agli atti, che le cause di incompatibilità cominciarono a declinarsi dalla sentenza del Giudice di Pace di Aversa, il 22 dicembre 2013, che chiuse la lite pendente tra lui e il Comune di Gricignano. A seguito di tale sentenza Di Luise ha evidenziato che il Comune non provvide a presentare appello al provvedimento di soccombenza.
Conclusasi la lite, Di Luise notificò nel settembre 2014 che le cause di incompatibilità erano insussistenti, avendo egli provveduto alla cessione del credito relativo alla lite pendente. Notifica alla quale il Comune non rispose e che per il consigliere non era fonte di ulteriore lite.
Sull’incompatibilità del consigliere di maggioranza, Alfonso Buonanno, che accettò la cessione del credito, facendo venir meno il procedimento da parte dell’Ente, Di Luise ha fatto notare che il Comune non provvide a controllare se ciò era stato effettuato con atto pubblico o meno. Secondo il consigliere, il civico consesso, quindi, evitò di controllare tale procedimento.
Poi Di Luise ha affrontato la questione sotto il profilo politico, sostenendo che la segreteria comunale sarebbe stata sollecitata a procedere contro di lui da un esponente della maggioranza. E qui il consigliere ha incalzato i colleghi, sia di maggioranza che di opposizione, a “farsi coraggio” e a dire chi sia stato “dinanzi alla cittadinanza” a fare pressioni contro di lui. Una “procedura intimidatoria”, quella paventata da Di Luise, che sarebbe legata al suo operato di oppositore “scomodo”.
“Mi ritengo offeso dall’atteggiamento della maggioranza, oggi nessuno parla e questo non vi fa onore, non come politici, ma come uomini”, ha accusato il consigliere, lamentando anche le spese – circa mille euro – impiegate dall’Ente per procedere legalmente contro di lui. Soldi che “potevano essere spesi in maniera diversa, come per comprare la carta igienica che manca nelle scuole”, ha detto.
E ha concluso il suo intervento chiedendo a gran voce le dimissioni di tutti i consiglieri comunali perché “non in grado di rappresentare il popolo di Gricignano”.
E’ seguito l’intervento del sindaco Andrea Moretti, il quale ha respinto le accuse secondo cui un consigliere di maggioranza avrebbe esercitato pressioni per procedere contro un membro dell’opposizione. “La maggioranza – ha detto il primo cittadino – non ha mai assunto un atteggiamento intimidatorio. Si è solo proceduto a far rispettare le regole e a risolvere una controversia tra il consigliere Di Luise e il Comune”. Per Moretti saranno i legali e gli uffici giudiziari e decidere delle sorti di compatibilità del consigliere di opposizione che, comunque, nella votazione di oggi è stato ritenuto, all’unanimità, pertanto anche dalla maggioranza, compatibile alla carica che ricopre in Assise.