Trentola Ducenta – Sarà il vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo a celebrare merc0ledì pomeriggio, alle 17, nella parrocchia di San Michele Arcangelo, a Trentola Ducenta, i funerali delle vittime della strage di domenica mattina, quando un agente di polizia penitenziaria di 49 anni, Luciano Pezzella, originario di Lusciano, ha trucidato con la propria pistola d’ordinanza i coniugi Michele e Enza Verde e il loro figlio Pietro oltre ad un fruttivendolo di San Marcellino che si era recato dai Verde per l’acquisto di alcune cassette per la frutta, Franco Pinestro.
In concomitanza con la celebrazione del rito funebre, tutta la comunità di Trentola Ducenta, ancora sotto choc per quanto avvenuto, si fermerà per lutto cittadino.
Ieri sera, intanto, con partenza alle 20 da piazza Pertini, si è snodata per le principali strade cittadine una fiaccolata che ha visto, tra l’altro, la presenza del sindaco Michele Griffo e di tantissime persone, soprattutto giovani che conoscevano Pietro, la vittima più giovane della follia omicida dell’agente di polizia penitenziaria.
La salma del fruttivendolo di San Marcellino, così come dichiarato da uno dei legali della famiglia Pinestro, Vittorio Caterino, è da ieri presso l’abitazione della famiglia dopo che nel pomeriggio di ieri era stato effettuato l’esame autoptico presso il policlinico di Napoli. Esame che, purtroppo, non ha potuto dire nulla di nuovo su una strage che ha dell’assurdo, un dolore, proprio come ha affermato nei giorni scorsi monsignor Spinillo, che non si può spiegare. Pinestro è stato ferito mortalmente, decedendo solo poco dopo il suo trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa.
«Le tre vittime della famiglia Verde –ha dichiarato il primo cittadino di Trentola Ducenta Michele Griffo- giungeranno in chiesa alle 16 e alla 17 avrà inizio il rito funebre. Da parte mia, come già avevo anticipato immediatamente dopo l’eccidio di domenica mattina, ho provveduto ad indire il lutto cittadino con un minuto di silenzio nei locali pubblici e lo stop di tutte le attività, anche commerciali e produttive, per tutta la durata della celebrazione. Tutta Trentola Ducenta è ancora provata per una tragedia che non ha spiegazioni e che proprio per questa è ancora più assurda».
Quasi certamente la salma di Pinestro, che abitava a San Marcellino, un paese praticamente attaccato a Trentola Ducenta, al momento della celebrazione delle esequie sarà trasportata anch’essa presso la chiesa di San Michele Arcangelo per fare in modo che ci sia un’unica celebrazione.