Poliziotto ferito a Napoli: Mattarella fa visita a Nicola Barbato in ospedale

di Redazione

Napoli – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato all’ospedale ‘Loreto Mare’, dove è ricoverato Nicola Barbato, 53 anni, il sovrintendente di polizia ferito giovedì sera, a Fuorigrotta, durante un servizio antiracket. Il capo dello Stato, giunto nel nosocomio partenopeo accompagnato da una scorta di auto della polizia con i lampeggianti accesi, è entrato da un ingresso laterale senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Già ieri il capo della polizia, Alessandro Pansa, aveva fatto visita al poliziotto originario di Gricignano e residente a Carinaro, le cui condizioni sono stazionarie.

Nel frattempo, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato per martedì, alle 9.30, a Roma, il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica per discutere della questione di Napoli.

Continua, intanto, la “caccia all’uomo”, con gli agenti della questura di Napoli sulle tracce del presunto responsabile, subito identificato: Lello Rende, originario di Quarto e residente a Fuorigrotta, con precedenti per spaccio, è in fuga ormai da circa 40 ore, secondo quanto si è appreso in compagnia della compagna.

Nella notte, come già ieri, più volte è giunta notizia del suo arresto, circostanza diffusa anche attraverso i social ma smentita dagli investigatori. Il pregiudicato non avrebbe alcuna copertura da parte della malavita e non avrebbe i mezzi economici per prolungare più di tanto la sua fuga.Ed il cerchio intorno a lui si sta stringendo sempre più.

Anche per ciò che riguarda la ricostruzione di quanto accaduto giovedì sera in via Leopardi, all’altezza della fermata della Cumana, non c’è ancora nulla di ufficiale. Per il questore di Napoli, Guido Marino, fare il punto delle indagini “è superfluo in questo momento, stando in una fase interlocutoria” ma “il lavoro investigativo continua incessante”.

In mattinata si è tenuta una manifestazione organizzata dalle associazioni anti racket cittadine, di solidarietà nei confronti del sovrintendente. Una “catena umana” ha cinto il palazzo della questura, in via Medina, anche “a sostegno dello straordinario lavoro della polizia e di tutte le forze della ordine”, come hanno detto i promotori. All’iniziativa hanno preso parte 150 commercianti, che hanno lasciato per qualche ora le loro attività, rappresentanti di organizzazioni sindacali e dell’amministrazione comunale di Napoli.

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