Aversa – Rigurgita un corpo estraneo, quasi certamente un sassolino finito in una minestra, un piatto di pasta e lenticchie che stava mangiando presso la mensa scolastica. Attimi di terrore al momento del pranzo nella mensa scolastica del plesso di via Guido Rossa dell’istituto comprensivo “Domenico Cimarosa”.
Francesco A., tre anni, alunno della scuola materna, stava tranquillamente mangiando, così come fa ogni giorno, insieme ai compagni una minestra di legumi che sembrava gradire, quando avrebbe iniziato a tossire, sarebbe diventato cianotico fino a quando ha rigurgitato quello che aveva appena ingoiato.
Tra la pasta e i legumi una delle maestre presenti al momento del pranzo (ve ne sono sempre due per classe) ha individuato “un corpo estraneo” così come l’hanno definito gli agenti di polizia municipale che sono intervenuti sul posto, fotografandolo e redigendo un’apposita relazione.
In pratica, un sassolino che è stato imbustato e lasciato in custodia alla responsabile del plesso scolastico. Gli stessi agenti, a seguito di una segnalazione del dirigente scolastico, il professor Mario Autore, e su disposizione del comandante del corpo Stefano Guarino (che in questi giorni è anche dirigente del settore scolastico a causa della carenza di figure apicali presso il comune di Aversa), si sono recati presso la cucina utilizzata dalla ditta che prepara i pasti per le scuole dell’obbligo cittadine.
“Qui – ha dichiarato il comandante Guarino – hanno potuto accertare che i legumi in questione erano secchi e sono stati cucinati dalla stessa ditta che, quindi, non ha utilizzato lenticchie precotte. Gli agenti hanno stilato una relazione che servirà quale base successiva per verificare il da farsi”.
Sul posto non sono intervenuti medici e la notizia è stata fornita alla madre del piccolo Francesco solo quando questa si è presentata a scuola per portarlo a casa nel pomeriggio di ieri.
Una circostanza che ha fatto arrabbiare non poco il papà del piccolo, Marco A., che ha dichiarato: “Voglio premettere che non è mia intenzione lucrare su quanto accaduto, ma solo capire cosa realmente è accaduto. Soprattutto, non capisco perché non siamo stati avvisati. Mio figlio ha appena tre anni. Era ed è spaventatissimo. Ora si lamenta per un mal di pancia. Credo si tratti di un fattore psicologico, però non è così che ci si comporta quando si registrano queste situazioni e soprattutto con bambini così piccoli”.
“Per fortuna – ha ripreso il papà – mio figlio è un bambino sveglio ed è riuscito a rigurgitare questo corpo estraneo che mi riservo di andare a verificare. Chiederò, infatti, al comando dei vigili, grazie all’accesso agli atti, di avere la relazione che hanno redatto e questa fotografia. Da quello che so non è la prima volta che si verificano casi di questo tipo. Capisco una piccola pietruzza che ci può anche stare in un legume come le lenticchie, ma credo che si tratti di qualcosa di più grande”.
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni del dirigente scolastico. “Siamo di fronte a voci infondate, – ha affermato il professore Autore – non mi risulta che ci sia stato qualcosa di così grave. La responsabile del plesso mi ha avvertito del ritrovamento di questo corpo estraneo ed io, a mia volta, ho avvertito le autorità comunali che si sono attivate con tanto di sopralluogo sia presso la scuola che presso la cucina della ditta che ha in appalto il servizio di mensa. Non c’è stato nemmeno bisogno di allertare i sanitari del servizio 118 perché nessuna situazione particolarmente rilevante e pericolosa per la salute del bambino è stata riscontrata, per cui si cerca di gonfiare una vicenda che è sì rilevante, ma non grave come vogliono far credere”.