Gricignano, la defunta e le gambe da “ricongiungere”: corsa al Lotto

di Antonio Taglialatela

Gricignano – 47 (morto), 77 (gambe), 5 (cimitero), 72 (profanazione), 24 (carabinieri). E’ la cinquina che tantissimi cittadini di Gricignano da ieri stanno giocando dopo l’episodio della “ricomposizione del cadavere” di una defunta. L’attesa è per le 20 di questa sera quando ci sarà l’estrazione del Lotto.

Intanto, folklore e superstizione a parte, proseguono le indagini dei carabinieri della stazione di Gricignano, coordinati dal comandante Giuseppe Oliva, per accertare le responsabilità delle cinque persone coinvolte: due familiari parenti della donna deceduta e tre uomini che avrebbero dovuto compiere l’operazione di “ricongiungimento” delle gambe – amputate diversi anni prima all’anziana e da allora contenute in un piccolo feretro del luogo sacro – alla salma della defunta.

Un’operazione che hanno tentato di eseguire intorno alle 21 di martedì, ossia la sera successiva ai funerali, entrando nel cimitero e aprendo il feretro contenente gli arti, per inserirli nella bara più grande con gli altri resti della donna. In tal modo si sarebbe “bypassato” il lungo iter burocratico previsto dalla normativa. Ma i “becchini” all’improvviso si sono ritrovati a fare i conti con i carabinieri, giunti sul posto dopo una segnalazione, che hanno condotto i cinque in caserma, denunciandoli per vilipendio di tomba.

Sulla vicenda, dai tratti sicuramente macabri e grotteschi, al punto che ieri molti esitavano a crederci, ritenendola una “bufala”, è intervenuto anche il sindaco Andrea Moretti: “Siamo di fronte sicuramente ad un episodio che ha dell’assurdo. I familiari della defunta avrebbero potuto ottenere lo stesso risultato seguendo l’iter burocratico previsto senza commettere azioni di rilevanza penale”. Il primo cittadino ha poi sottolineato che la sua amministrazione e gli uffici competenti sono a disposizione degli investigatori per altri eventuali accertamenti.

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