Aversa – Dovrebbe essere un fiore all’occhiello per la città, in realtà sembra essere il simbolo dell’abbandono. Parliamo della biblioteca comunale. Sottoposta a lavori costati circa 109mila euro, partiti l’11 novembre 2013, che dovevano essere completati entro 120 giorni, la biblioteca presenta una serie di “anomalie”.
Troviamo la prima all’ingresso, nel cortile dove – grazie all’incompletezza del lavoro effettuato mesi e mesi fa per sistemare uno sprofondamento verificatosi tra dicembre 2014 e gennaio 2015, probabilmente a causa dal carico eccessivo sopportato per essere stato usato come area parcheggio del materiale e dei camion utilizzati per effettuare i lavori di ristrutturazione – fu necessario rimuovere parte della pavimentazione.
Il problema, pare, sia stato risolto ma la pavimentazione non è stata più ripristinata ed oggi il cortile si presenta in condizioni di degrado. Al posto dei lastroni di basalto troviamo del pietrisco dal quale spunta erba spontanea che dà un senso di abbandono dell’area. Restando al piano terra troviamo dell’intonaco caduto dalle mura e una pavimentazione che sembra non avere mai visto una passata d’acqua, tanto è lo sporco che ha cambiato in nero il colore bianco delle piastrelle.
Passando al secondo ed ultimo piano troviamo una sala grandissima il cui soffitto è stato realizzato con travi di legno, occupata da una ventina delle 200 sedie, ordinate dall’amministrazione Sagliocco, ancora avvolte nella copertura di protezione. Sono ammucchiate in un angolo della sala che, nelle intenzioni di chi ha effettuato la ristrutturazione, avrebbe dovuto ospitare convegni mostre, dibattiti che, in realtà, non ci sono mai stati perché la sala mai è stata utilizzata.
Gli unici ambienti utilizzati sono le sale di lettura al primo piano della struttura ma anche qui c’è qualche “anomalia”, segnalataci dagli studenti che affollano in gran parte la prima delle tre sale, quella confinante con l’ufficio amministrativo. “Questo perché, anche se molto lenta, solo qui c’è la connessione wi-fi alla rete internet necessaria per fare ricerche con i nostri computer”, spiegano gli studenti. Una connessione lenta e debole al punto da essere inesistente nelle altre due sale, ma che potrebbe diventare velocissima e utilizzabile ovunque se solo venisse collegata la rete della biblioteca all’impianto a fibra esistente nella zona, usato per il funzionamento delle telecamere di sorveglianza. Un impianto che, tra l’altro, ha la stazione di rete proprio all’interno della biblioteca.
Intervenire per risolvere queste anomalie è doveroso per una Aversa che si definisce “Città della Cultura” per aver dato i natali non solo a Gaetano Parente ed ai più famosi Niccolò Jommelli, Domenico Cimarosa, Gaetano Andreozzi ma anche a Guglielmo Sanfelice, Cesare Golia, Pietro Rosano, Gaspare Virgilio.