Aversa – Dopo avere partecipato al tour proposto dall’associazione “Aversa il tesoro sepolto” ed avere ammirato quello che è possibile vedere dell’Aversa sotterranea una parte dei 300 e passa turisti ha voluto vedere anche l’Aversa al livello del suolo e c’è chi si è sfregato gli occhi per cancellare l’immagine del degrado di uno dei monumenti simbolo della città.
Parliamo della fontana di piazza Vittorio Emanuele. Inaugurata il 1890 dall’allora sindaco Francesco Orabona per festeggiare l’arrivo dell’acqua del Serino, concessa ad Aversa dal comune di Napoli, e riqualificata cento anni dopo, in occasione della visita alla città fatta da papa Giovanni Paolo II nel 1990, per le caratteristiche strutturali in pietra naturale e marmo, recanti lo stemma della città ai quattro angoli, quella fontana è un simbolo importante della città.
Un simbolo che agli occhi dei trecento e passa turisti arrivati nella mattinata domenicale del 30 aprile per vedere “Il tesoro sepolto” è parso di degrado e abbandono. Abbandono per la mancanza di acqua, cosicché la fontana non zampilla più, degrado perché il marmo bianco è diventato nero.
Incuria? Inclemenza del tempo? Inciviltà? Chissà. E’ certo, tuttavia, che i turisti sono passati dal tesoro sepolto, che richiede impegno e volontà per essere visto, al tesoro che è sotto gli occhi di tutti.