Aversa, “Noi Aversani” in rotta con De Cristofaro: Turco e Pisciotta consegnano deleghe a capigruppo

di Redazione

“Gli assessori di “Noi Aversani”, Federica Turco e Gianpaolo Pisciotta, che hanno lavorato per la città in maniera indefessa ed ineccepibile, nonostante le numerose difficoltà amministrative ed economiche dell’Ente, hanno conferito le proprie deleghe nelle mani del capogruppo, alla luce di quanto accaduto in questi giorni”. Così, in una nota, il gruppo di “Noi Aversani” che chiarisce la propria posizione su quanto accaduto nei giorni scorsi, ed in particolare, nell’ultimo Consiglio comunale, “dal momento che – spiegano – sono state messe in giro mistificazioni della realtà da parte di coloro che sanno solo scaricare le responsabilità addosso agli altri, dimostrando di non saper fare altro”.

“Non abbiamo condiviso, giusta ragione e perchè nemmeno informati – fanno saepre dal gruppo – l’incomprensibile uscita sui media da parte del sindaco, di voler ampliare la maggioranza e condividere un progetto comune secondo gli schemi della ‘nuova politica’. Si sono visti bene da subito i limiti di questa nuova politica, che non si accorda nemmeno sulla proposta di variazione dell’ordine del giorno, e che determina una pretestuosa ed impopolare uscita dall’aula dei consiglieri di maggioranza, del sindaco e del presidente del consiglio. Ancora, la costituzione di un gruppo di Forza Italia con ben 10 consiglieri, di cui abbiamo appreso solo a cose fatte ed ovviamente dai giornali, facendo venir meno l’essenza delle liste civiche che ci ha condotti alla vittoria elettorale, nonostante via sia all’opposizione un altro gruppo appartenente allo stesso partito che è stato bocciato dagli elettori”.

“Siamo stati addirittura accusati, senza aver votato nulla, di aver cambiato idea rispetto alla costituzione di parte civile dell’ente nel processo ‘The Queen’, e di non aver manifestato solidarietà al presidente del consiglio, offeso e ingiuriato in consiglio comunale. Ebbene, siamo stati presenti a quel consiglio, pronti ed attenti agli argomenti da discutere come sempre, ma di offese ed ingiurie non ne abbiamo ascoltate in aula. Il presidente, inoltre, ha svariati poteri e facoltà per assicurare ordine e rispetto, ma non ne ha esercitato alcuno, come mai? Del resto, basta rileggere il verbale della seduta del 7 luglio pubblicato sull’albo pretorio ed i video che sono facilmente reperibili in rete, per verificare che quanto detto non corrisponde al vero”.

“Fatto sta – concludono – che, ancora una volta, si è puntato il dito verso chi, in modo responsabile e garantista, è rimasto in aula dopo l’inatteso allontanamento degli altri e pronto a discutere di ogni argomento. Noi crediamo fermamente nella giustizia quanto nella innocenza del primo cittadino, altrimenti non avremmo proseguito nell’azione amministrativa e, pertanto, pur non sottraendoci a decisioni difficili, siamo certi che il consiglio si sarebbe espresso nel modo migliore su ogni atto necessario, finalizzandosi sempre e solo al bene di Aversa”.

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