Aversa – E’ stato un vero assedio al palazzo comunale quello messo in atto nella mattinata dai genitori degli allievi del Secondo Circolo didattico che da gennaio sono costretti ai doppi turni per inagibilità del plesso Sant’Agostino. Una situazione insostenibile che i genitori hanno denunciato a tutte le autorità senza ottenere risposte certe. Da qui la decisione di riunirsi in comitato composto da oltre 150 famiglie ed organizzare la manifestazione di protesta odierna nella speranza di avere un confronto con il primo cittadino.
Speranza vana giacché unico interlocutore è stato l’assessore all’Istruzione, Emilio Caterino, che ha illustrato le possibili soluzioni invitando i genitori ad un nuovo incontro per il 10 maggio. Insomma, un nulla di fatto. Intanto l’anno scolastico va verso la fine e il problema è rinviato a settembre.
Come annunciato nei giorni scorsi, i genitori degli studenti del Secondo Circolo Didattico sono giunti in piazza Municipio per contestare il comportamento dell’amministrazione che, a loro avviso, si dimostra assente nell’affrontare la problematica che ha investito l’istituto di via De Chiara. Chiuso il plesso Sant’Agostino dall’8 gennaio scorso, i 250 ragazzi frequentanti le 11 classi presenti nella struttura sono stati costretti a frequentare la sede centrale dove, per carenza di spazi, è stato necessario attivare i doppi turni.
Un disagio che doveva essere risolto in pochissimo tempo, almeno questo era l’impegno dell’amministrazione che addirittura aveva promesso di trovare una nuova sede per i ragazzi del Sant’Agostino. La nuova sede era stata trovata nel complesso delle Ancelle di via Drengot ed era stato firmato un regolare contratto di fitto affinché superata la fase emergenziale creata dalla caduta di calcinacci in alcune delle aule del plesso Sant’Agostino che, a seguito di un’ispezione dei Vigili del Fuoco, fu chiuso l’8 gennaio per poter essere messo in sicurezza, gli allievi avrebbero potuto avere a disposizione, per il prossimo anno scolastico, un istituto nuovo di zecca.
In realtà, tutto questo non è accaduto, i doppi turni sono proseguiti oltre i tempi ipotizzati e continuano ancora anche in questi giorni in cui la scuola sta per concludere la sua attività annuale e quel che è peggio è che stranamente dopo aver siglato il Comune un accordo con i responsabili della struttura delle Ancelle ci si è accorti che l’edificio non è adeguato alle norme antisismiche, cosa comune a tantissime altre scuole della città dal momento che per gran parte sono allocate in edifici vecchi di anni. Comunque sia, al di là di possibili polemiche, c’è il dato di fatto che i responsabili del consiglio di amministrazione delle Ancelle hanno disconosciuto il contratto di fitto firmato da una delle suore perché non era autorizzata a sottoscriverlo e hanno proposto all’amministrazione di prendere la struttura in usufrutto di modo che l’Ente locale fosse direttamente responsabile del mancato adeguamento alle norme antisismiche. Un’alternativa l’amministrazione non ha inteso sottoscrivere, cosicchè la possibilità di utilizzare la struttura di via Drengot, che pure ha ospitato per anni un complesso scolastico comunale, è saltata.
Per i genitori si profila così l’incubo di un nuovo anno scolastico con doppi turni, cosa inaccettabile per almeno 65 famiglie che hanno più figli che frequentano il Secondo Circolo e che non frequentando la medesima classe devono raggiungere l’istituto chi al mattino chi al pomeriggio, cosicché per adeguarsi ai doppi turni dovrebbero accettare di accompagnare e riprendere i loro figli sia in orario mattutino che in orario pomeridiano accettando di subire un danno per le loro attività professionali e attività familiari se l’amministrazione non fosse in grado di risolvere il problema così come avvenuto nel corso di 5 mesi. L’unica possibile alternativa per questi genitori sarà iscrivere i propri figli ad un altro istituto scolastico cittadino creando le premesse per la scomparsa del Secondo Circolo didattico.
Se questo non accadesse Sergio Tessitore, avvocato penalista, rappresentante dell’associazione dei genitori nata appositamente per affrontare e trovare soluzione alla questione, sarebbe costretto a rivolgersi alla magistratura al fine di tutelare sia il diritto allo studio dei ragazzi sia i diritti delle famiglie che non possono essere costrette ad accettare situazioni paradossali come quella che si sta protraendo dal 8 gennaio e che va ad aggiungersi a quella verificatasi l’8 novembre a seguito del maltempo che obbligò gli studenti per la sede centrale del circolo didattico a turnazioni essendo stato dichiarato inagibile il primo piano della struttura. Tutto questo ha provocato una ricaduta negativa dell’attività didattica svolta dai ragazzi che hanno frequentato e ancora frequentano il Secondo Circolo di via De Chiara un dato che le famiglie non possono accettare.
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