Le Iene e la sanità casertana: Asl con più morti evitabili e nomine irregolari

di Antonio Arduino

Il servizio messo in onda da Le Iene sul caso del chirurgo Nazario Di Cicco (guarda il video) ha scoperchiato una pentola che bolliva da tempo. Così come avevamo preannunciato, l’inviato del programma di Italia1, Gaetano Pecoraro, è tornato ad Aversa e negli ospedali dell’Asl Caserta per mettere a fuoco le carenze segnalate da tanti medici che, temendo il licenziamento, preferiscono denunciarle senza mostrarsi.

Tra le tante carenze evidenziate da Le Iene la presenza di responsabili di unità operative, di strutture semplici o complesse e di direttori sanitari definibili abusivi dal momento che, come aveva denunciato da queste colonne il chirurgo Pasquale Pezzella, esponente del sindacato Ugl-Medici, i responsabili, con tanto di nomina, della chirurgia mininvasiva dell’ospedale ospedale Moscati, non avrebbero i titoli e non avrebbero superato gli appositi concorsi imposti dalla legge per ottenere queste posizioni funzionali nelle strutture pubbliche (leggi qui). Non avendo ottenuto risposte esaurienti dal direttore generale dell’Asl, Pecoraro ha chiesto spiegazioni direttamente a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania e commissario straordinario alla Sanità. Il risultato è stato insoddisfacente. Pur essendo commissario straordinario, il governatore con i giornalisti non vuole avere a che fare, come abbiamo avuto esperienza diretta quando ha inaugurato il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Aversa. Alle nostre domande sulla assegnazione di personale sufficiente a far funzionare la nuova struttura lui ci allontanò per tre volte, dicendo che non si devono ascoltare i giornalisti.

Stesso trattamento per le Iene, ma i fatti che il servizio di Pecoraro ha documentato dimostrano quanto siano vere le proteste, fatte solo qualche giorno fa dall’esponente dell’Ugl, Pezzella, uno dei pochi medici dell’azienda sanitaria che segnala, senza nascondersi, carenze e problematiche nella speranza che qualcosa cambi e che non si verifichino ulteriori casi Di Cicco perché sull’argomento salute non si può fare proselitismo politico. La salute è un bene di tutti e va difesa da qualunque partito governa lo Stato, la Regione, la Provincia o la Città.

IN ALTO IL VIDEO

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