Aversa, pediatra dell’ospedale minacciato dai parenti di un bambino: la condanna di Graziano

di Nicola Rosselli

Genitori di un piccolo paziente minacciano verbalmente una pediatra, unica, in servizio all’ospedale “Moscati” di Aversa e scoppia la polemica. «Esprimo piena solidarietà alla pediatra dell’ospedale che nel corso del turno di questa notte, mentre visitava un altro paziente, – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Stefano Graziano – è stato oggetto delle minacce dei parenti di un bambino in attesa. Un tentativo di aggressione che non trova alcuna giustificazione e che va duramente condannato. Chiederò all’Asl di valutare il ripristino della vigilanza nei pressi del reparto per permettere a chi lavora, in una situazione difficile, di sentirsi più sicuro».

«Per quel che riguarda la carenza di personale – conclude Graziano – è già in corso un bando per assumere 3 pediatri. Chiederò che almeno 2 vadano ad Aversa perché non è accettabile che al Moscati ci sia un solo medico a coprire il turno di notte per pronto soccorso, reparto e sala parto».

Minimizza il direttore del Dipartimento materno infantile dell’Asl, Mimmo Perri, che sottolinea come «sia stata avviata una procedura per reperire pediatri a tempo indeterminato e un avviso pubblico con stesso oggetto. Inoltre, abbiamo chiesto di poter scorrere le graduatorie regionali ed hanno dato risposta il Monaldi e il Moscati di Avellino per i quali è già stata sottoscritta convenzione dal direttore generale. In un mese dalla mia nomina ho lavorato soprattutto per questo».

Molto critica il direttore generale Angela Maffeo, che afferma: «A me interessa la collocazione del pronto soccorso pediatrico giù al nuovo pronto soccorso. Se i pediatri stessero giù come di prassi non ci sarebbe stato problema. Il lusso di stare sopra non può condizionare tutto l’ospedale».

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