Aversa – Non servono più, andrebbero essere rimossi perché ingombrano la strada e creano pericolo per veicoli e pedoni. Parliamo delle strutture mobili destinate ad essere utilizzate per bloccare il traffico veicolare in via Corcioni durante il periodo della zona a traffico limitato. Proprio così, perché anni fa il progetto della zona traffico limitato non riguardava soltanto via Roma ma anche via Corcioni, tant’è che furono installate in via Roma delle fioriere mobili e dei pilomat che dovevano chiudere la strada al passaggio veicolare, consentendo, con l’aiuto di un telecomando, il passaggio delle auto vetture dei residenti come l’analogo sistema realizzato in via Corcioni.
Sistemi, installati nel 2006 e nel 2009, che costarono oltre 90mila euro alla comunità, ma che funzionarono soltanto per qualche giorno, ci riferiamo a quelli di via Roma che comunque venivano associati alle transenne che erano sorvegliate dalla Polizia municipale per impedirne l’asportazione da parte di vandali e malintenzionati. Quelle presenti in via Corcioni, invece, non hanno mai funzionato perché, nonostante fosse richiesta da parte dell’associazione dei commercianti di zona l’attivazione di una Ztl per favorire le attività di vendita, la zona a traffico limitato non c’è stata. Di conseguenza, le barriere mobili non hanno mai funzionato, così che sono andate fuori uso e qualcuna è stata persino abbattuta da autoveicoli di passaggio rimanendo ad eterno simbolo della inefficienza delle attività amministrative cittadine. Perché la realizzazione delle fioriere blocca traffico, così come quella dei pilomat di via Roma all’altezza di via Cavour che furono addirittura ricoperti di asfalto restando sotto terra, viene da lontano e precisamente dall’amministrazione Ciaramella.
Buone intenzioni mai messe in pratica, né portate avanti da chi è venuto dopo, malgrado il denaro necessario a realizzare l’installazione di pilomat e fioriere mobili fosse stato ottenuto da finanziamenti pubblici regionali ed europei ed utilizzato. Una spesa che andava fatta comunque per non perdere i finanziamenti, secondo quando affermava un assessore dell’epoca, ricordando che se il denaro non fosse stato speso doveva essere restituito. Così pilomat e fioriere mobili furono installate indipendentemente dal fatto che la zona a traffico limitato non fosse ancora partita e oggi, a distanza di almeno un decennio dalla realizzazione, quelle strutture dimostratesi inutili sono ancora presenti nella città, anche se malridotte, a dimostrazione di come Aversa, da chiunque sia amministrata, non sembra capace di fare il salto di qualità necessario per diventare davvero una città normale.