Aversa – Si è conclusa con un blocco stradale, al varco di via Magenta, angolo via Roma, la giornata di protesta dei commercianti aversani che era iniziata con una serrata parziale e manifesti “a lutto”. Sott’accusa il sindaco Enrico De Cristofaro che, scrivono i commercianti sulle locandine affisse sulle saracinesche dei negozi, “volta le spalle al commercio”. “Il commercio in centro, fulcro vitale della città, sta morendo ed il nostro caro sindaco cosa fa? Fotografie!”, sostengono le associazioni di categoria che, insieme al comitato, fanno sapere di aver protocollato circa sei richieste di incontro “a cui il sindaco – dicono – non ha mai dato alcuna risposta”. Nel mirino, in particolare, la Zona a traffico limitato che “sta infierendo – spiegano le associazioni – sui problemi del commercio in centro” e l’abolizione del parcheggio in piazza Don Diana che, aggiungono i commercianti, “ha dato il colpo finale ad una situazione già di per sé complessa”.
Così, “alla luce di un mancato dialogo tra Amministrazione e commercianti, nonostante i numerosissimi tentativi di riavvicinare le parti con proposte di modifiche mai prese in considerazione”, e “a fronte dei lavori di piazza Don Diana, dei parcheggi mancanti, della gara ancora non espletata per i parcheggi in città e per i costi troppo eccessivi nelle aree di sosta private”, i commercianti chiedono: la sospensione della Ztl dal lunedì al venerdì; la rivisitazione del progetto di riqualificazione di piazza Don Diana; la modifica degli orari della Ztl, ossia il sabato dalle ore 17.30 alle 22 e la domenica e festivi dalle 10 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 21. Gli esercenti, da parte loro, garantiscono “massima disponibilità a modificare gli orari di apertura e chiusura degli esercizi e di farsi carico della prima ora di parcheggio”.
“Tutto questo darebbe un senso alla ripresa commerciale del centro storico”, riflettono i commercianti. Ma se le loro richieste non dovessero essere soddisfatte dall’Amministrazione comunale nei prossimi 15 giorni, comunicano sin da ora “uno stato di agitazione ad oltranza fino a quando certe scelte non verranno completamente modificate”.