Gricignano – La vicenda Progest è stata la goccia che ha fatto traboccare il caso ma ora, anche in vista delle elezioni amministrative di primavera, Vittorio Lettieri e gli esponenti di “Gricignano Attiva” ribadiscono che tra i motivi principali per cui hanno rassegnato le dimissioni, insieme all’opposizione, decretando la fine prematura dell’amministrazione Santagata c’era un “comitato d’affari che voleva gestire la cosa pubblica in modo privatistico e affaristico”.
Attraverso un manifesto pubblico, il gruppo “Attiva” guidato da Lettieri, di recente designato candidato sindaco della coalizione composta dalla stessa componente di “Attiva” e parte dell’ex opposizione di “Uniti”, sostiene che “basta guardare le prime azioni amministrative poste in essere dall’Amministrazione Santagata: affidamenti diretti a ditte ‘amiche’, interventi di ‘furfanti’ che, non avendo né arte né parte, pensavano di poter trarre qualche beneficio personale grazie alla compiacenza dell’ex sindaco”. “Questo ‘comitato d’affari’ – si legge nel manifesto – è ben visibile e conosciuto a tutti ed ha come unico obiettivo quello di gestire l’amministrazione come una ‘società privata’”.
Per questi motivi, sottolinea “Attiva”, “non si può parlare di tradimento, ma di coraggio perché non potevamo tradire la fiducia ricevuta dai nostri concittadini, lasciando il Comune in balia di questi ‘personaggi’ in cerca di ‘gloria’”. “Non abbiamo voluto legittimare – concludono – questo modo di fare che non ci appartiene e che contrasteremo con tutte le nostre forze”.