Luigi Mignano, 57 anni, è morto, mentre il figlio Pasquale, di 32, è rimasto ferito, in un agguato compiuto stamani, intorno alle 8.30, a Napoli, tra via Sorrento e via Ravello, nella zona est del capoluogo, nelle vicinanze dell’Istituto “Vittorino da Feltre”. Accanto al corpo di Mignano lo zainetto di un bimbo, quello del nipotino, di 4 anni, figlio di Pasquale, miracolosamente è scampato ai proiettili.
Numerosi i colpi di pistola esplosi da due uomini giunti in sella ad uno scooter di colore nero mentre nonno, figlio e nipote stavano entrando in auto per accompagnare, sembra, il piccolo all’asilo. Secondo una prima ricostruzione, pare che l’obiettivo dei sicari fosse proprio Pasquale Mignano, ferito a una gamba e ricoverato all’Ospedale del Mare.
Luigi Mignano, con precedenti per associazione mafiosa, droga ed estorsione, è ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Rinaldi, egemone della zona e da tempo in guerra con il clan Mazzarella per il predominio nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Il figlio Pasquale, invece, non ha precedenti.
“Fino a stamattina eravamo fiduciosi che la situazione fosse migliorata, poi un agguato davanti ad un bimbo di tre anni, il nipote della vittima, ci ha fatto capire che la ferocia è aumentata”. Lo dice Padre Modesto Bravaccino, che un anno fa mostrò un proiettile finito nel campetto dell’oratorio della sua chiesa, a due passi da luogo dell’agguato di oggi. “Da quel giorno – racconta il sacerdote – si è sparato tanto ma nessun omicidio. Oggi in questa zona c’erano mamme, bimbi che andavano a scuola, anziani che stavano venendo a messa. Questa è ferocia”.
IN ALTO IL VIDEO