Gricignano, inversioni di marcia “terroristiche” vicino Us Navy. Damiano avvia crowdfunding per barriera

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Definire “terrorista” un automobilista indisciplinato potrebbe sembrare esagerato ma nei fatti, se questo automobilista, con le sue manovre azzardate, rischia concretamente di attentare alla sicurezza stradale e alla vita delle persone, non lo è. Lo dimostra un video pubblicato sui social da Marcello Damiano, imprenditore e residente della Zona Nato di Gricignano, col quale documenta una problematica che, non da oggi, bensì da circa vent’anni, affligge l’area nei dintorni della base americana della Us Navy, nel punto in cui convergono ben quattro sensi di marcia: quelli relativi all’entrata e all’uscita della strada statale “Nola Villa Literno” e al doppio senso del cavalcavia che collega l’area al centro abitato.

Per le auto che escono dalla statale o che scendono dal cavalcavia, per andare in centro o entrare nella statale, è obbligatorio fare inversione di marcia esclusivamente utilizzando la rotatoria distante pochissimi metri, dinanzi all’ingresso della base americana. Occorrono dieci secondi, ma forse sono “troppi” per centinaia di automobilisti che, ogni giorno, a tutte le ore, fanno inversione al centro della carreggiata, invadendo, nemmeno con troppa prudenza, l’opposto senso di marcia e determinando un pericolo concreto di incidenti, come del resto si sono già registrati, a decine, negli ultimi anni, alcuni anche gravi.

L’estate scorsa, l’amministrazione comunale provò a collocare un cordolo di delimitatori in gomma che, però, nel giro di poco tempo, è stato completamente distrutto, tant’è che ad oggi ne resta solo qualche “traccia”. A tal proposito, Damiano ha presentato una denuncia, indirizzata al Comando della Polizia Municipale e al Comando dei Carabinieri, riuscendo a strappare un incontro per avanzare le possibili soluzioni da adottare. Alla luce della mancanza di fondi pubblici per le barriere in plastica tipo “New Jersey”, Damiano, infatti, si è adoperato, in una sorta di “crowdfunding”, per la ricerca di aziende gricignanesi che possano contribuire all’acquisto delle barriere. E ne ha trovate diverse disposte a “sposare” la causa.

“Sono per la risoluzione dei problemi, le chiacchiere le lascio agli altri. – commenta Damiano – In dieci anni mai nessuno è stato in grado di risolvere questa come altre problematiche che attanagliano la periferia e il centro del paese. Se tante cose non vanno nella nostra città è perché mai nessuno se ne interessa. Sto portando soluzioni da semplice cittadino”.

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