Aversa (Caserta) – Era una costruzione degli anni sessanta, un corpo estraneo in quella che potrebbe essere la più bella piazza di Aversa, ma è solo la più degradata: piazza Marconi. A farla crollare, dopo che almeno le ultime tre amministrazioni hanno sempre tergiversato, sebbene ci fosse un progetto in tal senso, ci ha pensato la natura. Stiamo parlando dell’ex convento di San Girolamo, dei Frati Minori Conventuali, annesso alla chiesa omonima.
Un’ampia parte è crollata, con un grande boato, intorno alle 5 di ieri mattina, invadendo una parte della piazza e danneggiando, per fortuna, solo un’autovettura parcheggiata nei pressi dell’edificio. Solo il caso, benevolo, ha voluto che il crollo non si trasformasse in tragedia, circostanza che si sarebbe verificata se il crollo fosse avvenuto di giorno o nelle notti di movida. La piazza, utilizzata per il parcheggio dagli utenti del vicino Tribunale di Napoli Nord e dai giovani nottambuli, infatti, è ubicata a ridosso di via Seggio, strada dei locali per antonomasia, e al Duomo di San Paolo, oltre ad essere in una zona densamente abitata, quindi, di passaggio di pedoni e autovetture a qualsiasi ora del giorno.
Sul posto sono giunte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco del vicino distaccamento che hanno provveduto alla chiusura al traffico di parte della piazza oltre che a verificare la staticità della parte rimanente dello stabile. Il dirigente tecnico del comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta ha disposto il sequestro dell’area interessata e relazionato ai fini dell’attivazione, presso la competente magistratura del tribunale di Napoli Nord del procedimento penale nei confronti dei proprietari dell’edificio crollato che sino al 2006 ha ospitato anche la scuola media intitolata a Domenico Cimarosa.
In piazza Marconi anche il sindaco Alfonso Golia, che ha dichiarato: «Fortunatamente nel crollo non sono rimaste coinvolte persone. Ho immediatamente firmato l’ordinanza per la messa in sicurezza ad horas dell’area e della parte dell’edificio che non è crollata, al cui interno c’è anche la chiesa di San Girolamo. Va garantita la sicurezza della zona e ripristinata la viabilità dato il particolare periodo dell’anno». «Nei giorni scorsi – ha concluso il primo cittadino normanno – ho anche firmato un’ordinanza per via Musto, strada attualmente interrotta per il crollo di un muro di un edificio pericolante, sempre di proprietà privata».
In verità, sebbene al Catasto la proprietà risulti ancora in testa alla Curia Provinciale di Napoli del Frati Minori conventuali, sono in molti in città a ricordare che, sotto l’amministrazione del sindaco Lello Ferrara, vi fu una permuta con i frati che avrebbero ceduto il convento di San Girolamo (oggi crollato) al Comune in cambio del convento di Sant’Antonio al Seggio. Oggi, anch’esso pericolante e chiuso insieme alla storica e artistica chiesa da oltre un anno, con prospettive non positive. In questo senso sarebbero in corso verifiche negli atti conservati nell’archivio comunale.
Sulla vicenda da registrare anche l’intervento del pentastellato Roberto Romano che ha dichiarato: «Questo crollo è il segno dell’incuria in cui versa tutto il centro antico di Aversa. Il M5S, che si è sempre dichiarato a favore di un consumo zero di suolo, coglie questa occasione per dimostrare la validità delle proprie intenzioni in materia di programmazione urbanistica. Non costruire più niente ad Aversa non significherebbe azzerare l’occupazione nel campo edilizio che sappiamo essere importante, ma semplicemente spostarla su obiettivi diversi: una seria programmazione di recupero, restauro e riqualificazione dell’enorme patrimonio costituito dal tessuto urbano pubblico e privato».