Gricignano, Munno respinge accuse: “Nessuna ingerenza, ho tutelato gli interessi dei cittadini”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Non ho mai esercitato ingerenze nei confronti dell’ufficio tecnico, né tantomeno sussiste un conflitto di interesse legato alla mia famiglia. La nota di sollecito che ho inviato al dirigente era solo mirata a far risparmiare al Comune, e quindi a tutti i cittadini di Gricignano, circa 200mila euro”. L’assessore ai Lavori pubblici, Carlo Munno, respinge nettamente le accuse rifilategli ieri dal gruppo politico di opposizione “Gricignano al Centro” che, in un pubblico manifesto, ha parlato, appunto, di ingerenze, da parte dell’esponente del Pd e della giunta guidata dal sindaco Vincenzo Santagata (anch’egli intervenuto sulla vicenda, guarda il video), nella controversia tra il Comune e la società che gestisce il servizio di pubblica illuminazione (leggi qui).

In premessa, Munno chiarisce che il servizio in questione viene effettuato in Ati (Associazione temporanea di imprese) da due società: la “Engie”, deputata alla fornitura di energia elettrica, e la “Ro.Ca”, che si occupa invece della manutenzione degli impianti. La “Engie” vanta dal Comune un credito di circa 800mila euro, relativo al periodo che va dall’anno 2012 al 2018, quando era in carica la precedente amministrazione Moretti. “In tutto questo tempo la Engie non è stata mai pagata dall’Ente e, pertanto, ha citato in giudizio il Comune, ottenendo dei decreti ingiuntivi al fine di ottenere il risarcimento di un importo ovviamente superiore agli 800mila euro, considerando interessi e spese varie”, spiega Munno. Insomma, quasi 1 milione di euro.

Tuttavia, l’ufficio tecnico ha proposto all’azienda una transazione che prevedeva il pagamento dei soli 800mila euro e la chiusura del contenzioso. E qui è giunta la contestata nota inviata da Munno al dirigente dell’area tecnica. A tal proposito, l’assessore spiega: “Dal momento che, nonostante riunioni in sede con l’azienda interessata, l’ufficio tecnico stava tardando a concretizzare l’accordo, sicuramente non per scelta ma per altri impegni da sostenere, allora ho scritto al dirigente per sollecitarlo a trasferire celermente la proposta di accordo all’azienda. Non vedo quale sia l’ingerenza. Da parte mia, c’è stata solo la volontà di chiudere il contenzioso e a far risparmiare un bel po’ di soldi ai contribuenti”.

Diversa, invece, la situazione della società di manutenzione “Ro.Ca”, della quale alcuni esponenti hanno una parentela indiretta con l’assessore Munno, in virtù della quale l’opposizione ha utilizzato l’espressione “Affari di famiglia”. Anche su questo punto, Munno spiega: “La Ro.Ca chiede 119mila euro al Comune a titolo di rivalutazione del contratto ma l’ufficio tecnico ha rilevato che tale rivalutazione non spetta all’azienda. Ecco perché, a dispetto delle accuse di conflitto di interesse nei miei confronti, io e i colleghi della giunta comunale, tramite apposita deliberazione, abbiamo dato mandato ad un legale per opporci al decreto ingiuntivo”. Ricapitolando, secondo Munno “l’opposizione con quel manifesto ha creato artatamente confusione per montare un caso che non esiste. Il sottoscritto opera nella massima trasparenza e legalità, e se qualcuno vuole ulteriori delucidazioni siamo a disposizione di tutti i cittadini per fornirle”. IN ALTO IL VIDEO

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