Gricignano, revoca Ricciardiello: per opposizione il sindaco è in “con…Fusione”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – «Una vicenda che, oltre a nascondere troppi lati “oscuri”, puzza esageratamente di bruciato» per il gruppo politico “Gricignano al Centro”, che fa riferimento al consigliere di opposizione Vittorio Lettieri, il quale, dopo l’intervista rilasciata a Pupia lo scorso 10 febbraio (leggi qui), torna ad attaccare l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Santagata sulla vicenda della revoca, da parte dello stesso primo cittadino, della posizione organizzativa di responsabile dell’Area Urbanistica e Suap (Sportello unico attività produttive) all’architetto Teresa Ricciardiello, giunta “a sorpresa” nella giornata di sabato 8 febbraio con apposito decreto. Una decisione, motiva Santagata nel suo provvedimento, adottata «per il tempo strettamente necessario alla riorganizzazione dell’area tecnica» nell’ottica di «un miglioramento della gestione dell’ufficio tecnico» e allo scopo di perseguire obiettivi di «efficienza» e «risparmi di spesa».

E lo fa in un pubblico manifesto, intitolato “Sindaco in conFusione”. «Il sindaco, sabato 8 febbraio, in modo repentino, – inizia il manifesto di “Gricignano al Centro” – si precipita in Comune e revoca dalle funzioni di responsabile del settore Urbanistica l’architetto Teresa Ricciardiello. Con motivazioni che lasciano alquanto perplessi! Nel decreto di revoca sindacale si legge di una “pseudo” riorganizzazione dell’area tecnica per rendere la stessa più efficace al fine di ridurre la spesa pubblica. Il sindaco evidentemente dimentica che l’architetto si è adoperata per la redazione del preliminare del Puc (Piano urbanistico comunale) in tempi celerissimi vista la diffida pendente della Regione Campania. Il sindaco dimentica che l’architetto Ricciardiello ha lavorato per mesi preparando una relazione sullo stato dell’arte del Programma Costruttivo (scaduto) della zona Nato vista la controversia in essere (escussione della polizza da 5 milioni di euro) tra il Comune ed il “Consorzio per Gricignano”. Oltre a garantire il regolare e normale funzionamento dell’ufficio».

La professionista, comunque, resta una dipendente comunale poiché, con nomina avvenuta nella precedente gestione commissariale dell’Ente, fu assunta con contratto a tempo determinato, per 36 mesi, nell’area tecnica. Come ribadisce l’opposizione nel manifesto: «Il sindaco, soprattutto, dimentica che l’architetto risulta essere assunta a tempo determinato per tre anni con compiti di categoria D (Area Tecnica) quale responsabile di posizione organizzativa dell’Ufficio Urbanistica a seguito di selezione pubblica indetta dal commissario straordinario».

Infine, una serie di quesiti: «Perché il sindaco procede alla revoca di sabato quando gli uffici comunali sono chiusi? Quali sono le vere e reali motivazioni che hanno portato all’epurazione? Forse il sindaco ha giocato di anticipo disarmando il tecnico dai poteri di firma? Quali atti e/o argomenti vi erano/sono in pentola “urbanisticamente bollenti” tali da provocare la revoca con tanta fretta? Vicenda che, stante a quanto si sente, oltre a nascondere troppi lati “oscuri”, puzza esageratamente di bruciato».

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