Napoli, incendio sulla collina dei Camaldoli. Manfredi: “Probabilmente doloso”. “Mezzi aerei in ritardo”

di Redazione

Napoli – Non è stato ancora del tutto domato l’incendio divampato nel pomeriggio di mercoledì 19 giugno sul versante di Soccavo-Pianura della collina dei Camaldoli, con un’alta colonna di fumo che si è levata nel cielo di Napoli e una pioggia di cenere caduta nelle vicinanze del rogo.

Dall’alba, i mezzi aerei hanno ripreso gli interventi per spegnere l’incendio, la centrale operativa del 115 ha chiesto un altro canadair in supporto. Le fiamme erano visibili dalla tangenziale, dalla Riviera di Chiaia e dal centro storico. Nessun danno a edifici privati e persone, ma l’incendio ha lambito alcune abitazioni, le suore ospitate nell’eremo dei Camaldoli sono state evacuate in via precauzionale.

Immediato l’intervento di Vigili del fuoco con tre squadre e del personale di Sma Campania per circoscrivere il perimetro evitando che si allargasse ulteriormente il fronte del fuoco. Gli elicotteri hanno avuto difficoltà ad operare a causa della presenza dei cavi elettrici. Alcune squadre di intervento sono rimaste per tutta la notte a presidiare la zona. Ancora da accertare le cause del rogo, ma non si esclude l’ipotesi dell’innesco doloso.  In tarda serata, sul luogo dell’incendio è arrivato anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che contestualmente ha attivato il centro coordinamento soccorsi.

Manfredi: “Incendio probabilmente doloso” – “Sicuramente è stato un incidente molto importante, probabilmente doloso”. A dirlo è stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, facendo un punto sulla situazione della collina dei Camaldoli, interessata ieri da un vasto rogo. La situazione, giovedì mattina, è tornata sotto controllo grazie all’impiego di un canadair dei Vigili del fuoco, che ha effettuato una quindicina di lanci d’acqua. Non risultano abitazioni minacciate da fonti di fiamma e ora, dopo le operazioni di spegnimento, si alza l’attenzione sulla mancanza di mezzi aerei registrata nella giornata di ieri. Ne ha parlato ancora Manfredi, che nella notte si è recato personalmente ai Camaldoli per verificare la situazione e, in particolare, che non vi fossero pericoli imminenti per le abitazioni.

“Mezzi aerei giunti in ritardo” – “Questa notte – ha evidenziato – la situazione è apparsa molto complessa: il fronte dell’incendio ha cambiato direzione molte volte, questo ha reso molto difficili le operazioni di spegnimento insieme, ovviamente, alla mancanza di mezzi aerei, che non sono potuti intervenire”. Il sindaco si è confrontato con il comandante dei vigili del fuoco proprio su questo punto: “Mi è stato riferito che non c’era una disponibilità di mezzi aerei più importanti nel pomeriggio, quindi sono intervenuti solamente gli elicotteri”. Sulla disponibilità di mezzi aerei andrà fatta una “attenta valutazione”, ha detto Manfredi, ricordando nuovamente che, a causa di ciò, “c’è stata chiaramente una difficoltà nelle operazioni di spegnimento”.

Borrelli presenta interrogazione parlamentare – Su questo punto annunciata anche un’interrogazione parlamentare “per sapere, capire come mai siano arrivati con tanto ritardo rispetto alle telefonate prima dei cittadini e poi dei vigili del fuoco” dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha chiesto ad Arpac di “monitorare l’area per verificare quali siano stati i danni ambientali, sicuramente elevati”. Un altro problema ha riguardato, ha riferito Manfredi, “la presenza di cavi di alta tensione nell’area, questo ha impedito agli elicotteri di poter lavorare liberamente e si è dovuto aspettare prima la messa in sicurezza da parte di Terna dell’impianto di alta tensione”. IN ALTO IL VIDEO

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