Trentola Ducenta – E’ stato vittima di un furto e di altri due tentati furti nel giro di 18 mesi un commerciante di Trentola Ducenta, titolare di un negozio di telefonia. L’ultimo “colpo” è stato messo a segno lo scorso 18 maggio, quando cinque persone, giunte a bordo di un’Audi A4 nera, col volto coperto da passamontagna, hanno scassinato la saracinesca e la porta d’ingresso del negozio, portando via quindici cellulari che erano esposti in vetrina.
Il bottino poteva essere più consistente se non fosse stato per l’arrivo sul posto dello stesso commerciante che, abitando a pochi minuti di auto dal negozio, è riuscito a mettere in fuga i banditi. Potrebbe trattarsi della stessa gang che, a bordo di una vettura simile, ha compiuto altri furti in questi ultimi quindi giorni, come quello ai danni di un distributore di carburanti a Mondragone, in via Castelvolturno.
Il commerciante trentolese ha inviato una mail alla nostra redazione non solo per descrivere l’accaduto ma per lanciare quello che ormai nell’agro aversano è un vero e proprio allarme. Furti in locali commerciali, abitazioni e di autovetture (spesso con la tecnica estorsiva del “cavallo di ritorno”) sono all’ordine del giorno.
“Penso di parlare a nome di tutti i miei concittadini e colleghi commercianti quando dico che non ci sentiamo tutelati dalle autorità”, scrive il commerciante, che sottolinea: “Sono un ragazzo di 25 anni che la mattina si sveglia e va a lavorare, facendo tanti sacrifici. In un anno e mezzo, grazie al mio lavoro e al sostegno della mia famiglia, sono riuscito a mandare avanti e far crescere la mia attività. Ed è inaccettabile che cinque nullatenenti, nel giro di tre minuti, possano rovinare ed infrangere i sogni e le aspettative di una vita. Come è inammissibile che, durante la settimana, nelle ore notturne, vi sia una sola pattuglia delle forze dell’ordine a girare nella zona”.