DS in Giunta

di Andrea Aquilante

INGRESSO DEI DS IN GIUNTA. GLI “INDIPENDENTI” RISCHIANO IL POSTO

Dopo quasi sei mesi di “passione”, originati dal brutto risultato elettorale di fine maggio e dalle conseguenti ripercussioni interne che hanno reso necessario indire un congresso straordinario di sezione, i DS sembrano aver superato il “momentaccio”.

Infatti, il nuovo Direttivo, capeggiato dal Segretario Salvatore Principe/>, è passato dalle dichiarazioni d’intenti della prime ore del post-insediamento a rivendicazioni vere e proprie indirizzate alla maggioranza guidata da Andrea Lettieri. Questo, in sintesi, il ragionamento portato avanti dal neo Segretario diessino: “Siccome anche noi abbiamo portato acqua al mulino della coalizione che ha stravinto le elezioni, vogliamo avere visibilità amministrativa”. Una visibilità, è bene ricordarlo, che la Quercia non ha perch? nessuno dei suoi candidati risultò eletto. La richiesta di Principe ha subito ottenuto, per bocca del Segretario Pasquale Papa/>, il “placet” della Margherita, il partito più grande della coalizione. Nell’ottica diellina, infatti, avere i DS in amministrazione significa saldare ancora di più i rapporti con il partito col quale, prima o poi, si dovrà confrontare per quanto riguarda la nascita del famoso Partito Democratico. La Margherita, insomma, apre al presente per opzionare il futuro.
Ma come la mettiamo con l’altro colosso della coalizione? L’UDC, che dato lo strepitoso successo elettorale di maggio può legittimamente fare la voce grossa, è molto più cauto circa l’ingresso dei DS in amministrazione. A differenza della Margherita che guarda al futuro, infatti, l’UDC guarda all’oggi e, come dimostrano le dichiarazioni del suo Segretario Luigi Diretto, vuole guardarlo con il microscopio nel senso che vuole sapere cosa vogliono precisamente i DS e, aggiungiamo noi, vuole soprattutto sapere chi dovrà “fare spazio” per consentire il loro eventuale ingresso in amministrazione. È inverosimile che l’UDC “ceda” una sua poltrona ai DS e, quindi, appare più probabile che a fare spazio dovrà essere la Margherita. Sorge/>, però, una domanda: il fulmineo “placet” della Margherita contempla anche la possibilità della perdita di un suo petalo in amministrazione? Se così non fosse… si profilerebbero sfratti all’orizzonte per qualche “indipendente”.

di Antimo dell"Omo Giornale di Caserta

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