Pignataro: Icomuni “spendaccioni” in provincia di Caserta, che non hanno raggiunto il patto di stabilità per il 2005, sono: Arienzo, Carinaro, Casapulla, Curti, Frignano, Grazzanise, Gricignano d’Aversa, Pignataro e Vitulazio.
L’obiettivo di cassa programmato a Pignataro per il 2005 era di 2.462.000,00 euro, a fronte di uscite per 2.818.000,00 euro. Uno sbilancio di ben 356.000,00 euro!! Inutile e pretestuoso cercare le “responsabilità” in esercizi precedenti il 2005, ma altrettanto pretestuoso cercare di voler far credere alla popolazione che le responsabilità siano solo ed esclusivamente di chi ha amministrato il primo semestre del 2005 ed primi mesi del 2006.
Sarebbe auspicabile conoscere, invece, quali siano state le spese che hanno fatto sforare il patto nel 2005, anno durante il quale il comune è stato retto per i primi sei mesi dalla giunta Magliocca e successivamente dal commissario prefettizio, Dott. Paolino Maddaloni, candidato a sindaco di Caserta per la C.d.L. sconfitto alle ultimi elezioni amministrative.
E’ molto probabile che il patto di stabilità non sia stato raggiunto a causa di spese eccessive per acquisto di beni e servizi, tra le quali vanno inclusi i contributi per le società culturali e sportive, spese per l’impianto di pubblica illuminazione, per i dossi, per i dissuasori di sosta, per la segnaletica stradale, le bollette telefoniche, forse anche per l’incarico al prof.Arena per
E’ legittimo, mi chiedo, avanzare il dubbio che il denaro pubblico non sia stato utilizzato in modo del tutto responsabile?
Non è più opportuno fare un analisi obiettività, scevra da ogni forma di mistificazione e strumentalizzazione, in modo da evitare che in futuro si ripetano gestioni poco virtuose del denaro pubblico?
Sarebbe un segno di serietà politica e di rispetto dei cittadini.
Bartolo Mercone www.comunedipignataro.it