CASALUCE. Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state eseguite oggi dalla polizia.
I destinatari sono tre pregiudicati ritenuti affiliati alla fazione del clan dei “casalesi”, capeggiata da Francesco Bidognetti, detto “Cicciotte e mezzanotte“: lo stesso Bidognetti, Giuseppe Cristofaro di 58 anni ed il figlio di quest’ultimo, Pasquale di 34 anni, entrambi di Lusciano. Padre e figlio sono accusati di avere attribuito ad un altro affiliato, indagato per lo stesso reato, la proprietà di un immobile di Casaluce, ritenuto nella disponibilità di Francesco Bidognetti; un immobile – è spiegato in una nota della squadra mobile di Caserta – utilizzato da Bidognetti anche in un periodo della sua latitanza. L’accusa nei confronti dei tre destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi su richiesta del sostituto procuratore della DDA, Cesare Siringano, riciclaggio e reimpiego di beni di provenienza illecita. Il passaggio di proprietà, hanno spiegato gli investigatori, é stato effettuato per eludere le disposizioni della normativa antimafia, in materia delle misure di prevenzione patrimoniale. I Cristofaro, dunque, sono accusati di avere agevolato il riciclaggio di beni di provenienza illecita. Pasquale Cristofaro, che si trovava in stato di libertà è stato arrestato mentre al padre e a Francesco Bidognetti, i provvedimenti sono stati notificati in carcere. L’immobile, condotto in locazione da una famiglia del posto, é stato sequestrato.
(ANSA)