“Berlusconi ci fa schifo”. Diliberto straparla

di Antonio Taglialatela

Olivero Diliberto“Bisogna andare in tv per far vedere che Berlusconi ci fa schifo”. Lo ha affermato ieri Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti Italiani, nel corso di un convegno sul revisionismo storico organizzato dal suo partito.

Sivlio BerlusconiParole durissime, da molti ritenute poco opportune non solo per un fattore di linguaggio ma soprattutto perché pronunciate a pochi giorni dall’arresto di un gruppo di nuove “Brigate Rosse”, che stavano preparando un attentato proprio all’abitazione milanese dell’ex presidente del consiglio, e alla vigilia della manifestazione di Vicenza in programma sabato contro l’ampliamento della base militare americana.

All’indirizzo del leader comunista è giunta, all’unisono, la condanna del centrodestra. “Un’istigazione all’odio, un comportamento vergognoso. Quante volte la violenza verbale può determinare comportamenti di violenza fisica?”, dice il presidente di An, Gianfranco Fini. “Irresponsabili le sue parole. Prodi e coloro che parlano in sua vece stanno distruggendo l’Italia”, commenta il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. “E’ veramente da incoscienti gettare olio sul fuoco alla vigilia di una manifestazione che non ha alcun bisogno di essere inquinata da parole irresponsabili come quelle di Diliberto”, afferma il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, a cui fanno eco il vicepresidente dei deputati forzisti Enrico La Loggia (“Parole da incosciente”) e Gianfranco FiniIsabella Bertolini (“Incivile, si scusi con Berlusconi”). Richiami anche dagli alleati, anche se pi calmi. “Ci vuole sobrietà. Quanto più si vogliono rendere evidenti le differenze politiche più occorre rispetto”, dice il segretario Ds Piero Fassino. “Chi condivide responsabilità di Governo deve essere maggiormente attento alle frasi che si pronunciano. Le frasi di Diliberto non aiutano Prodi”, afferma il capogruppo dell’Italia dei Valori Nello Formisano. In aiuto di Dibilierto arrivano i compagni di partito Pino Sgobio, capogruppo alla Camera del PdCI (“Dal centrodestra è partita la solita canea contro di lui”) e Orazio Licandro, capogruppo del partito nella prima commissione della Camera, quest’ultimo che, però, finisce per rincarare la dose: “Diliberto ha fatto bene ad usare quell’espressione per rimarcare la negazione da parte sua dei principi che derivano dalla lotta di liberazione e dalla Costituzione del 1948”.

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