ROMA. I senatori a vita? Non servono. Lo si evince dalle dichiarazioni rilasciate oggi dal segretario dei Ds, Piero Fassino, secondo cui, in occasione del voto sulla fiducia al Senato, l’Unione avrà la maggioranza senza ricorrere ai voti di Andreotti & Co.
Durante il programma di RaiTre “In mezz’ora”, condotto da Lucia Annunziata, il leader della Quercia ha spiegato: “Abbiamo 158 voti di senatori eletti su 315, e dovrebbero esserci 162 senatori, compresi quelli a vita, su 322. Pertanto, c’è la maggioranza sia dei senatori eletti che dell’intero Senato”. Si è discusso anche di altri temi, in particolare di quello più discordante in seno all’Unione: il rifinanziamento della missione in Afghanistan. “Lavoreremo per convincere l’intera maggioranza a votare per il decreto. In Afghanistam ci siamo non per fare una guerra ma per far finire una guerra. Se poi qualcuno dissente su un punto, ha modo di dirlo senza necessariamente votare contro. Si può alzare il Senato, esprimere il proprio dissenso e dopo votare a favore per lealtà”, ha detto Fassino. Poi la questione della nuova legge elettorale, sollevata in primis dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Dovremo lanciare confronto impegnativo per tutti su questo tema – ha detto il segretario Ds – che, assieme a un impegno riformatore e riformista molto più chiaro rispetto al passato, segnerà l’apertura di una seconda fase per il Governo Prodi”. Infine, un commento sull’appoggio al Governo da parte dell’ex segretario Udc e leader dell’Italia di Mezzo, Marco Follini. “Non è un uomo alla ricerca di poltrone. Il suo è un apporto importante, aldilà del dato numerico, per la sua personalità politica”.
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