CATANIA. Al vaglio degli investigatori un filmato in cui Raciti viene colpito a morte da un giovane ultrà con un lavabo dei bagni dello stadio.Tra i sospettati uno dei minorenni fermati ieri sera.
Un filmato inchioderebbe l’assassino dell’ispettore Raciti. La polizia sta esaminando un filmato di una telecamera collocata all’esterno dello stadio “Massimino” dove venerdì sera si sono verificati gli scontri tra ultras del Catania e poliziotti. Le immagini riguardano il posto in cui Raciti è stato colpito a morte da un “corpo contundente”, così come confermato dall’autopsia. Nonostante il filmato sia in parte offuscato dall’alone dei fumogeni si intravede, in un fotogramma, un ultrà catanese che colpirebbe Raciti con un lavabo divelto dai bagni della curva nord dello stadio. Il volto del tifoso è parzialmente coperto ma sarebbe “compatibile” con uno degli ultimi nove fermati dalla squadra mobile in un quartiere alla periferia di Catania. Si tratterebbe di un minorenne, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine, che apparterrebbe ai gruppi del tifo violento poiché a un tatuaggio con la scritta “Acab”, acronimo inglese “All cops area bastards” (“Tutti gli sbirri sono bastardi”), che fa parte del linguaggio ultras. Acronimo con cui ignoti hanno firmato le scritte contro Raciti e la polizia apparse fuori la redazione di un quotidiano di Livorno all’indomani degli scontri. Secondo alcune notizie, sembra che il minorenne (di 17 anni), visionando quel fotogramma durante l’interrogatorio, abbia detto alla Polizia: “Ma quello sono io”. A quel punto, si sperava in una confessione, ma non è stato così, anche se gli investigatori sono convinti che proprio tra gli ultimi quattro minorenni fermati ci sarebbe l’assassino di Raciti. Si attendono, pertanto, sviluppi.
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