Ultimatum su Mastrogiacomo in un audiomessaggio

AFGHANISTAN. “Sono Daniele Mastrogiacomo…per favore fate quello che vogliono i talebani…perché se non lo farete ci uccideranno…abbiamo due giorni da adesso…”. Sono le parole dette in un audio-messaggio pervenuto ieri, alle ore 10, via internet all’agenzia afgana Pajhwok. Ascolta il messaggio

Un file, della durata di 55 secondi, di pessima qualità, che inizia con una voce maschile (si tratterebbe del mullah Dadullah, comandante militare nelle province meridionali afgane, come affermato da alcuni giornalisti locali) che esorta Mastrogiacomo a parlare (in inglese) e riferire dell’ultimatum di due giorni. Una notizia che raffredda le speranze affiorate mercoledì, quando era stato diffuso un video-messaggio in cui Mastrogiacomo diceva di stare bene, rassicurava i familiari e diceva che presto sarebbe tutto finito positivamente. Gli esperti, comunque, stanno verificando l’attendibilità del messaggio e, soprattutto, se la voce è quella dell’inviato di Repubblica catturato dai talebani 15 giorni fa. Intanto, arriva un’altra brutta notizia che, se vera, confermerebbe le cattive intenzioni dei talebani. La stessa agenzia Pajhwok, infatti, ha comunicato che l’autista di Mastrogiacomo sarebbe stato ucciso dai sequestratori. I talebani avrebbero poi dato la loro disponibilità a rinviare la scadenza dell’ultimatum (domani alle 10) che pende sulla testa del giornalista. Secondo la tv satellitare araba al Jazeera, l’autista sarebbe stato “impiccato” perché riconosciuto colpevole di spionaggio. Il Ministero degli Esteri italiano ha espresso preoccupazione, facendo tuttavia sapere che il governo è costantemente impegnato in intensi contatti per favorire la liberazione del nostro connazionale.

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