NAPOLI-CASERTA. Per sette esercizi commerciali delle Province di Napoli e Caserta è scattata la chiusura temporanea per la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali.
I provvedimenti, emessi dalla Direzione Regionale dell’Agenzia dell’Entrate, a seguito di tre violazioni constatate dalla Guardia di Finanza e dagli Uffici locali dell’Agenzia, hanno riguardato tre negozi (rispettivamente di giocattoli, abbigliamento e bigiotteria) ed un minimarket a Napoli, un panificio a Torre Annunziata (Na), un negozio di vendita al dettaglio di frutta e verdura a Portici (Na) ed una rosticceria a Maddaloni (Ce).
Gli stessi provvedimenti si basano su una norma contenuta nel decreto legge fiscale collegato alla Finanziaria 2007 che prevede, nel caso di tre contestazioni consecutive di mancata emissione dello scontrino (che possono aversi anche in un unico momento), la chiusura dell’esercizio da un minimo di tre giorni ad un massimo di un mese. La novità è costituita dalla immediatezza con cui viene applicata la sanzione accessoria, senza dover attendere come avveniva in passato, il definitivo accertamento di una delle tre violazioni. Questo per limitare, all’interno dello stesso settore commerciale, una concorrenza sleale data dal ribasso dei prezzi basato sull’evasione fiscale.
In Campania, nei primi tre mesi di quest’anno, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate hanno eseguito, in materia di scontrini e ricevute fiscali, 5400 controlli, di cui il 40% con esito irregolare. Per il 2007, l’obiettivo è di incrementare sensibilmente il numero degli interventi sul territorio.
Intanto, nei giorni scorsi, il
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