Legambiente chiede al Comune di non vendere l’edificio in piazza

di Redazione

LegambienteSUCCIVO. La decisione dell’Amministrazione Comunale di alienare un bene immobile del patrimonio del Comune di Succivo sito in piazza IV novembre ha dato luogo ad un momento di riflessione non tanto sul singolo provvedimento, quanto su una questione di carattere più generale relativa all’orientamento che la governance locale dovrebbe assumere in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Allo scopo di verificare se la cittadinanza fosse al corrente dell’iniziativa di alienazione e di cogliere le impressioni scaturite da tale scelta Legambiente ha effettuato un sondaggio nella mattina di domenica 18 febbraio. Il sondaggio di Legambiente conferma il disaccordo dei cittadini verso tale iniziativa. In particolare: Due intervistati su tre sono a conoscenza dell’iniziativa dell’Amministrazione e ritengono che la motivazione sia la necessità di fondi per far fronte ad esigenze di bilancio. SuccivoLa quasi totalità degli intervistati non ha ritenuto giusto che sia stata presa una scelta di straordinaria amministrazione, che coinvolge direttamente il benessere di tutta la cittadinanza, senza avere interpellato la comunità locale. Il 65% è fermamente convinto chiede che il ricavato sia destinato alla realizzazione di nuovi servizi per la collettività che la riqualificazione di aree verdi comunali. Tre intervistati su 4 ritengono che una mobilitazione della cittadinanza contro la vendita dell’immobile possa essere in grado di bloccare l’iniziativa dell’amministrazione comunale. «Dallo studio condotto da Legambiente – si legge nella nota di Antonio Pascale, presidente del circolo Geofilos- emerge in maniera netta la posizione dei cittadini succivesi, secondo i quali tale scelta non può essere considerata la migliore soluzione ai problemi di bilancio del Comune di Succivo». Legambiente, quindi, chiede: 1. di evitare la vendita del bene; 2. di attivare subito le forme di partecipazione quali consulte e forum, come previsto dallo Statuto, coinvolgendole ogni qualvolta si prendano decisioni così importanti per la cittadinanza; 3. di perseguire altre vie verso il risanamento del bilancio comunale, quali l’efficientamento dell’utilizzo del personale e delle infrastrutture comunali, la riduzione della spesa pubblica, la lotta all’evasione, azioni tra l’altro già in parte intraprese; 4. di continuare a perseguire, nello spirito di uno sviluppo sostenibile: a. la conservazione per le generazioni future, nel senso di non intaccare il patrimonio, costituito da risorse ambientali, culturali; b. la valorizzazione, che significa produrre nuovi atti territorializzanti che aumentano il valore del patrimonio territoriale, attraverso la creazione aggiuntiva di risorse e l’attivazione di investimenti oculati che producono aumento di valore del patrimonio territoriale, anche mediante un più spinto ricorso alle forme di sostegno previste dagli ordinamenti comunitari per il sestennio 2007-13 per le Regioni Obiettivo 1.

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