TEVEROLA. Domani, mercoledì 29 marzo, sarà inaugurata la centrale termoelettrica di Teverola da 400 megawatt di proprietà della Set. Interverranno il viceministro dello Sviluppo Economico, Sergio D’Antoni, e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino.
A fare gli onori di casa il sindaco Biagio Lusini assieme a Luzi Bartsch e Karl Heiz, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e presidente della direzione della Ratia Energie (società svizzera che possiede la maggioranza delle azioni Set) e Tommaso Tommasi di Vignano, presidente del Gruppo Hera (titolare del 39% delle azioni Set). Prevista, inoltre, la presenza del presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, e del presidente del consorzio Asi di Caserta, Corrado Cipullo. L’impianto, situato nella zona industriale (accanto all’altra centrale della Merloni, già in funzione da qualche anno) e costato circa 250 milioni di euro, ha una capacità produttiva di 2,8 Terawatt (un miliardo di watt) all’anno. Alimentata esclusivamente a gas metano, la centrale di Teverola rappresenta la prima di nuova generazione, a ciclo combinato, in Campania. La sua realizzazione, negli ultimi anni, ha sollevato una serie di polemiche per quanto riguarda l’impatto ambientale, in particolare da parte dell’opposizione consiliare che accusa l’amministrazione Lusini di aver espresso, durante la conferenza di servizi tenutasi nel 2000 a Roma, parere favorevole alla centrale nonostante la delibera con cui all’epoca il consiglio comunale di Teverola manifestò all’unanimità il proprio “no” all’impianto. Negli ultimi giorni, il capogruppo dell’opposizione e consigliere regionale dell’Udeur, Nicola Caputo, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente, Luigi Nocera, per chiedere un’adeguata attività di monitoraggio del livello di inquinamento atmosferico ed elettromagnetico che può produrre la centrale. Controlli che, ha risposto l’assessore Nocera, la Regione ha già predisposto.