TEVEROLA. Il nuovo presidente del consiglio comunale si “auto-elegge”. Forse si è trattato di un gesto inconsapevole delle norme statutarie o di un mero errore degli uffici comunali…
…ma sta di fatto che la convocazione della prossima seduta del consiglio comunale in programma per martedì 13, e notificata ai consiglieri giovedì scorso, reca la firma di Maurizio Di Chiara, il quale probabilmente è colui che è stato prescelto dalla maggioranza per sostituire l’ex presidente Salvatore Barbato (diventato assessore) ma che però ancora non è stato votato dall’assise, così come prevede lo statuto comunale. Quando nei giorni scorsi è iniziato a circolare l’avviso di convocazione del consiglio molti, tra cittadini e addetti ai lavori, si chiedevano se vi fosse già stata una precedente seduta e l’avessero dimenticato. Ma a fare cilecca non era la memoria. Un episodio su cui il consiglio comunale, in particolare i rappresentanti dell’opposizione, pretenderà sicuramente chiarimenti. Chiarimenti che, a quanto pare, saranno invocati anche sull’ordine del giorno. Infatti, tra gli argomenti che saranno discussi martedì sera non vi è la votazione del nuovo presidente del consiglio. Altro punto obbligatorio che manca è la comunicazione della nuova giunta comunale dal momento che si tratta della prima seduta utile dopo il rimpasto effettuato circa due mesi fa. Senza contare che, ad oggi, non sono ancora state assegnate le deleghe ai nuovi assessori e non vi è stata la modifica della composizione delle commissioni consiliari a cui ancora appartengono, anche in qualità di presidente, alcuni esponenti della maggioranza che sono entrati nell’esecutivo. A ciò, poi, vanno aggiunte le polemiche dell’opposizione sui quattro punti inseriti all’ordine del giorno, ossia la determinazione dell’addizionale Irpef, delle aliquote e detrazioni Ici per l’anno 2007 e degli interessi di mora su mancati o ritardati versamenti dei tributi comunali. Su questi argomenti, il consigliere di minoranza Francesco Caputo commenta: “Non bastavano montagne di rifiuti e traffico in tilt, ora l’amministrazione aumenta anche le tasse, anziché cercare di diminuirle e agevolare soprattutto i cittadini più deboli”. Ultimo punto sarà la modifica del giorno di svolgimento del mercato del baratto, iniziativa che l’opposizione ha da sempre definito solo un “escamotage” per tenere i negozi e i centri commerciali aperti nei giorni festivi.