Del Prete replica a Giovanni Capobianco

di Andrea Aquilante

Salvatore Del PreteORTA DI ATELLA. “La risposta del signor Capobianco, della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, dimostra lo stato confusionale in cui lo stesso versa che lo porta a sfornare baggianate gratuite e insensate. Premetto innanzitutto che il mio intervento sulla vicenda Brancaccio – Roseto è stato di natura istituzionale, in quanto sindaco di Orta di Atella e responsabile della casa comunale dove si è verificato l’increscioso episodio che sarà chiarito nelle sedi competenti.

Ancora una volta dunque non entro nel merito di una questione che non mi ha visto presente. Il mio intervento nasceva sostanzialmente per due ragioni. La prima quella di riportare la discussione politica ortese nel giusto alveo; la seconda in risposta alla presa di posizione del segretario Bove che non era in linea con la sua funzione politica che deve tendere, responsabilmente, ad unire piuttosto che a sfasciare. Pensavo che il mio intervento fosse letto nel suo spirito più autentico e soprattutto non fosse strumentalizzato da chicchessia. A distanza di pochi giorni tuttavia mi trovo, mio malgrado, a rispondere al chicchessia di turno che si erge a difensore d’ufficio chiedendo addirittura da “vicesindaco” di altro Comune informazioni che non gli competono. Gli farà piacere o meno, preciso al chicchessia che il sottoscritto è stato designato candidato alla carica di primocittadino da tutto il centrosinistra (compresa la sua forza politica!) con verbale del 25 ottobre 2005. Alle elezioni ha riscosso il 70% dei consensi che in democrazia rappresentano la PRIlegittimazione assoluta a poter governare, che per il sottoscritto rappresenta l’unico e vero dominus di riferimento! La mia storia o “cronaca” , gli piaccia o meno al signor Capobianco, è quella di un umile figlio di operaio che si è formato ai valori del cattolicesimo democratico e dal 1992 ad oggi si è sempre confrontato con il sovrano giudizio popolare, riuscendo sempre ad ottenere suffragi che lo hanno sempre portato ad essere il più votato tra tutte le liste in campo. Insomma non ho goduto di nessuna privilegio famigliocratico! E se i numeri hanno un senso penso che dicano chiaramente che il sottoscritto è ben voluto dalla gente che mi reputa tutt’altro che arrogante o altro. Non so se di lui i numeri e la gente possano confermare altrettanto. Sulle tematiche relative all’attività politico – amministrativa locale, il puparo che gi ha scritto l’intervento dovrebbe dirgli anche che non mi sono mai sottratto ad alcun tipo di confronto. Cosa a cui anche in questa occasione non intendo sfuggire. Quindi invito lui ed il puparo ad invitarmi nel giorno e nel luogo a loro più comodi per un pubblico confronto. Signor Capobianco la invito fortemente a non lasciarsi sfuggire questa ghiotta occasione per imparare qualcosa su una corretta e fruttuosa amministrazione dal momento che nel Comune dove lei “occupa” la sedia di vicesindaco non si è certamente distinto per capacità, efficienza e produttività. Non faccia come i suoi compagni di partito ortesi che dal giorno del mio insediamento si sono distinti solo per la sistematica assenza ad ogni regolare convocazione dei tavoli istituzionali per tematiche particolarmente importanti (ambiente, legalità, urbanistica, sicurezza e cultura). Questo è concretezza e non stupide e strumentali illazioni. Mi aspettavo un atteggiamento più politico e costruttivo consono alla funzione che si ricopre in ambito provinciale, invece anche il signor Capobianco si è fatto tirare nel gioco vittimistico ottimamente interpretato dal Roseto e company. Un consiglio: la vostra entrata nel governo nazionale e locale per nessuno di noi significa invito al silenzio ma se dovete parlare solo e sistematicamente per criticare o meglio per “sputare nel piatto dove mangiate” , la dignità e il buon senso vi suggerirebbe semplicemente di dimettervi! Un’ultima cosa: Rifondazione Comunista con l’allora assessore Roseto è stata nel governo di Orta fino a marzo del 2006; se dunque Orta è un luogo invivibile e altro ancor più grave che voi dite, mi chiedo ma un po’ di responsabilità non appartiene pure a Rifondazione?”

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