FRANCIA. Nicolas Sarkozy e Segolene Royal andranno al ballottaggio, fissato per il 6 maggio prossimo. Questi i risultati delle elezioni presidenziali francesi di oggi secondo gli exit poll diffusi dall’agenzia di stampa Belga.
Ma la vera novità è l’affluenza alle urne che, alle 17, aveva raggiunto il 73,87 per cento. Secondo un exit poll diffuso dalla Rtbf (la radiotelevisione pubblica belga francofona), Sarkozy ottiene il 30% al primo turno delle presidenziali, contro il 23% della Royal, il 17% per Francois Bayrou e il 13% per Jean-Marie Le Pen. Hanno votato stavolta più elettori di tutti quelli che parteciparono al voto del 2002. La percentuale del 73,87% è infatti superiore al 73% di partecipazione definitiva registrata nella Francia metropolitana nel 2002, 71,6% nella Francia intera. Il dato delle 17è di quindicipunti superiore a quello registrato alle 17 del 2002 (58,5%) e a quelli registrati alla stessa ora al primo turno dell’elezione presidenziale del 1995 (64%), del 1988 (69,1%) e del 1981 (66,2%). La partecipazione al voto è alta anche nelle banlieue: lunghe code ai seggi di Clichy-sous-Bois, la cittadina dove la morte di due ragazzi in fuga dalla polizia nell’ autunno 2005 diede avvio ad un periodo di violenze urbane che interessò le periferie di Parigi e di altre grandi città. Tra i quattro candidati principali è stato Nicolas Sarkozy il primo a recarsi a votare: l`ex ministro dell`Interno, esponente del centro-destra e tuttora favorito per la vittoria finale, di buon mattino si è presentato davanti al suo seggio di Neuilly-sur-Seine, agiata cittadina della cintura parigina; era in compagnia della moglie Cecilia e di due figlie da lei avute da un precedente matrimonio: un`apparizione congiunta che a molti è parsa studiata appositamente per fugare le ricorrenti voci su una crisi coniugale. Ai giornalisti in attesa Sarkozy, sorridente e raggiante, ha dichiarato di essere “concentrato”, quindi ha lanciato un appello per un`elevata partecipazione alla consultazione. “Quello che è davvero molto importante è che i francesi vengano a votare in gran numero, si tratta di un grande momento per la democrazia francese”, ha detto.