CASERTA. E’ attivo il sito web del coordinamento studenti contro la discarica “Lo Uttaro”, con il quale è stato anche presentato il nuovo manifesto “provocazione” del coordinamento.
“Il sito web – afferma Virgilio Falco, portavoce del comitato – è il risultato della voglia di essere presenti e partecipi quale popolazione studentesca di Caserta, Maddaloni, San Nicola la Strada e San Marco Evangelista, in difesa di una problematica sociale di seria importanza, raccogliendo, inoltre, l’invito lanciatoci, solamente due giorni fa, da padre Alex Zanotelli e dal vescovo S.E. Raffaele Nogaro: diventare ‘Apostoli della Legalità’, informando e diffondendo ciò che accade con tutti i mezzi di comunicazione a nostra disposizione”. Nel loro manifesto gli studenti denunciano la vicinanza della mega-discarica “Lo Uttaro” a strutture quali il macello comunale, gli uffici pubblici della Provincia e della Gestline, l’hotel Crown Plaza e soprattutto del nascente Policlinico della Seconda Università di Napoli.
Vai al sito degli studenti: http://nouttaro.altervista.org
vai al sito di Agnese Ginocchio
Perchè il ‘NO’ a “Lo Uttaro”
Il Protocollo di intesa intervenuto tra il Commissario Straordinario, il Presidente della Provincia ed il Sindaco di Caserta del novembre 2006 ha individuato nella località “Lo Uttaro” di Caserta il sito per una nuova discarica di ingenti dimensioni, ovvero di 450.000 metri cubi (salvo futuri ampliamenti). Il sito, prendendo la variante Anas, è situato negli immediati pressi dell’uscita “Caserta, mattatoio, zona industriale”. San Nicola, San Marco Evangelista, Caserta e Maddaloni i quattro comuni della conurbazione casertana che con i loro 200.000 abitanti sono maggiormente interessati alla questione. Tutti sentono la necessità di non far aprire la nuova megadiscarica, anche con un presidio permanente fuori dei suoi cancelli. Non vogliono fare la fine di Acerra, la città piú inquinata del mondo, con la sua incidenza di tumori che copre il 55% della popolazione. Tutti dicono NO alla localizzazione della discarica, perché sbagliata e illegittima. Sbagliata perché va ad ampliare una discarica già esistente sulla quale vi sono numerose inchieste e fondati sospetti di sversamenti abusivi, rischiando non solo di ampliare le sofferenze ambientali del territorio ma anche di coprire reati commessi in passato, esponendosi a improvvisi e molto probabili provvedimenti di sequestro. Illegittima in quanto in palese violazione dell’art. 5 della legge 290/06, cioè la stessa legge che disciplina l’emergenza rifiuti in Campania. E proprio la discarica individuata e’ stata inserita dal commissariato di governo nell’ottobre 2005 tra i siti di interesse nazionale “intangibili” se non per interventi di bonifica.
Per maggiori informazioni, scarica il dossier dei Verdi di San Nicola la Strada (clicca su “download now”)
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