ROMA. Nel corso della registrazione del programma “Otto e Mezzo”, condotto da Giuliano Ferrara, che andrà in onda questa sera su La7, il ministro della Giustizia e leader dell’Udeur, Clemente Mastella, non ha usato mezzi termini sulla riforma elettorale e ha rivelato l’inedita intesa con la Lega di Umberto Bossi.
“Mi sono sentito con Bossi – ha detto il ministro – e abbiamo convenuto che vogliono fotterci. In questo momento c’è grande convergenza più con Bossi che con i miei alleati”. Il problema fondamentale per Mastella è il referendum sulla legge elettorale dal quale il ministro ha preso ampiamente le distanze, minacciando una “crisi di governo”, oltre che le proprie dimissioni da Guardasigilli. “Fra la mia permanenza al Governo e la vita del mio partito non v’è dubbio: scelgo il mio partito. Del resto, non posso essere amico di chi mi vuole ammazzare”, ha spiegato. “Berlusconi – ha poi aggiunto – prende in giro la Lega nella Cdl e nell’Unione fottono noi e si cerca di andare al referendum. Questo perché il referendum di fatto fa giustizia rispetto a problemi che ci sono nelle coalizioni, ma vengono appianati solo con la logica dei numeri e non con la logica politica e questo è inaccettabile”. Dunque, “se l’Unione pensa che devo fare la guerra a Berlusconi ma poi non mi tutelano mi portano a rompere, non è che io voglio rompere”. Il ministro ha quindi annunciato che il suo partito presenterà una proprosta di revisione della legge elettorale riguardo alla modalità di elezione al Senato, lasciando stare la Camera dove per lui il sistema funziona. Nel caso dovesse svolgersi il referendum allora ha riferito che le sue dimissioni saranno “irrevocabili”.
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