TRENTOLA DUCENTA. L’Italia di Mezzo prende tempo e il portavoce cittadino del partito, Alfonso Eramo, dichiara di voler ufficializzare la propria posizione oggi, mercoledì 18 aprile.
Ma, intanto, il gruppo si sfascia e i suoi rappresentanti decidono di assumere posizioni autonome, almeno in questo periodo elettorale. A comunicare questa decisione è Alessandro Scaraglio: “Io rispetto e condivido gli ideali del partito e seguo le direttive di Follini, ma in questo periodo elettorale mi dissocio dal partito locale ed intraprendo un percorso tutto personale”. I motivi di questa frattura sarebbero dovuti “al fatto che nel gruppo abbiamo prospettive diverse rispetto alla campagna elettorale. Anche l’indecisione ad assumere una posizione certa, il gran tempo trascorso prima di ufficializzare questa decisione è sintomo e segno di una sorta di frattura interna”. Insieme a Scaraglio anche Nicola D’Alessandro e Giancarlo Balivo assumeranno le stesse posizioni. Praticamente il coordinatore del gruppo è rimasto solo. Scelte non condivise dunque alla fase della spaccatura interna al partito appena nato. Scelte che al momento non sono ancora state comunicate. Anche Scaraglio, infatti, non si espone nel dichiarare la sua simpatia rispetto ad uno dei tre gruppi che si contendono l’ascesa al governo cittadino. Scelte che hanno spaccato un gruppo fatto anche di giovani. Ed è proprio su questi giovani che, ancora, Scaraglio vuole spendere qualche parola. “C’è un seguito di giovani, non certo esperti di politica ma con tanta voglia di fare, che mi seguiranno, accomunati dalla voglia di trasparenza, legalità e onore”. Ed è proprio “per una questione di onore che ho ritenuto necessaria questa divisione”. “Questo non toglie – conclude Scaraglio – che dopo le elezioni il gruppo potrà essere ricostituito. Ripeto, i principi del partito ci accomunano”.
dal Corriere di Caserta (di Luisa Conte)