AVERSA. “Una mano tesa”, l’appuntamento fisso che ormai si ripete da già tre anni presso il teatro “Cimarosa”, ha tenuto letteralmente incollati gli spettatori accorsi in numerosi nello storico teatro aversano.
I proventi dell’incasso sono stati interamente devoluti alla cooperativa sociale “Iride”, centro diurno polifunzionale per le disabilità sito in Aversa. L’iniziativa è stata patrocinata dal comune di Aversa, dalla Camera di Commercio industria ed artigianato di Caserta e dalla parrocchia di San Nicola di Aversa. La serata, come tutti i galà che si rispettino, si è sviluppata in due parti: una prima dedicata ai ringraziamenti vari, che ha visto susseguirsi sul palco del teatro Cimarosa personalità di spicco nella realtà aversana; quali l’organizzatore della serata, il ragionier Donato Liotto che ha avuto un ruolo cruciale nella riuscita dell’evento, l’assessore alla cultura Nicola de Chiara, il presidente della Cooperativa Iride Nicola Iorio ed il sindaco Domenico Ciaramella, per un fugace ma gradito intervento nel quale ha espresso pareri più che soddisfacenti sia riguardo la manifestazione che riguardo la realtà delle Cooperative Sociali, evidenziando soprattutto il riscontro positivo che la costituzione di quest’ultime ha nell’ambito dell’assistenza ai disabili nella città di Aversa. Nel corso della prima fase della serata inoltre, il parroco della chiesa di San Nicola è stato omaggiato dall’Iride con un quadro raffigurante l’immagine del Volto Santo, gesto simbolico di stima reciproca tra due realtà tanto differenti quanto accomunate da fini solidali. La rappresentazione teatrale dal titolo “Pronto? 6 e 22? “, diretta da Piero Catalano, piacevole commedia brillante, in tre atti, interpretata magistralmente da attori semi-professionisti ed impiegati dell’azienda Whirlpool, ha costituito il vero cuore pulsante della serata, garantendo a tutti coloro i quali hanno deciso di prendere parte al galà, di trascorrere del tempo piacevole, divertendosi, ed al tempo stesso, impegnarsi a favore di persone che versano certamente in condizioni meno privilegiate. La serata si è rivelata un’occasione importante per la cittadinanza aversana, che ha avuto modo di dimostrare tutto il suo interesse verso una realtà, quella dell’assistenza ai diversamente abili, spesso emarginata o sottovalutata che invece dovrebbe essere vista con un occhio di riguardo sia dalla popolazione che dalle istituzioni, nonché un modo per dare maggior lustro alla fiorente città di Aversa, patria di tradizioni, folklore, gastronomia rinomata, e non solo; come da oggi possiamo affermare con assoluta certezza, patria di persone generose.