La “Sindrome Milano”

di Redazione

AversaAVERSA. A Chioggia il centrosinistra è caduto vittima della cosiddetta “sindrome di Milano”: vincere le primarie e perdere le elezioni. Il diessino Rudy Varisco, scelto da 2500 elettori che il 3 dicembre scorso hanno pagato un euro per scegliere il loro candidato, è stato rinnegato e sostituito dai partiti.

Ciaramella“Ho pagato le divisioni interne al centrosinistra” ha dichiarato quando lo hanno costretto a ritirarsi. Divisioni che a livello locale hanno già cominciato a minare una delle principali innovazioni di Romano Prodi. Al posto di Rudy Varisco oggi c’è il consigliere regionale diessino Lucio Tiozzo, che secondo il centrosinistra avrebbe i numeri giusti, cognome compreso, per sperare di battere il segretario della Camera di commercio Romano Tiozzo candidato per il centrodestra, la cui discesa in campo insieme con il leghista Sandro Totaro aveva spaventato la nomenklatura di partito. E adesso, che accade? Otre alla sindrome di Milano, esiste anche la nemesi di Caserta, gli elettori punirono le segreterie di partito eleggendo sindaco il candidato rinnegato dalle primarie (vedi sotto).

Tutto si gioca sulle strategie che i candidati metteranno in campo da qui al voto di fine maggio per la conquista del quarto comune del Veneto, ma intanto Lucio Tiozzo è già stato costretto a presentare denuncia contro ignoti per danneggiamento dei manifesti elettorali. “La giravolta compiuta dai partiti del centrosinistra è stata così clamorosa che abbiamo pensato anche ad azioni simboliche come il lancio di tessere di partito in laguna e a chiamare il Gabibbo per la consegna di un tapiro”commenta Romano Tiozzo. Ma la campagna partita sabato si sta muovendo su toni decisamente più sobri, puntando al palazzo comunale ma soprattutto su un consenso a lungo termine. Con la consulenza della M&R Associati, sono stati attivati in città numerosi “punti di ascolto” per costruire una politica in sintonia con i bisogni e le aspettative della gente. “I nostri banchetti sono attivi nelle piazze e davanti ai supermercati e dall’analisi delle necessità trarremo poi un video che presenteremo ai media come il nostro programma ufficiale”. E’ naturale che i punti di ascolto saranno anche il momento per ricordare ai cittadini “il gran rifiuto della volontà popolare” operato dal centrosinistra, ma gli slogan punteranno preferibilmente sul cambiamento, anzi su “la svolta” indicata nei manifesti elettorali e non sulla denigrazione di un avversario “che si è già ben presentato da solo”.

Mentre Romano Tiozzo già prepara per la prima decade di maggio una grande festa di piazza con cui entrerà nel vivo della campagna elettorale, il centrosinistra al momento si muove sottotraccia. I dirigenti di partito hanno già chiesto ufficialmente scusa al proprio elettorato, dichiarando la necessità di una pausa di riflessione nella convinzione che “con la coerenza non ci si può certo suicidare” (Andrea Causin della Margherita). Insomma, l’obiettivo resta il successo elettorale. Si vedrà. Chioggia intanto deve ringraziare Varisco, che ha ceduto il campo per fedeltà al partito. Cosa che non ha fatto Giuseppe Stabile, vincitore delle primarie ad Aversa e poi sostituito a tavolino dai partiti con il medico Antonello D’Amore della Margherita. La sfida è con il sindaco uscente del centrodestra Mimmo Ciaramella, sostenuto senza tentennamenti da Forza Italia, An, Udc e alcune liste civiche.

fonte: L’Opinione.it

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