AVERSA. “Se il cammino politico che stiamo compiendo dovesse essere premiato il 28 maggio, la prima cosa che farei se diventassi sindaco ce l’ho già in mente, è un mio vecchio pallino: avvierei subito un progetto per abbattere le mura che cingono il Parco Pozzi e l’Opg”.
Ad affermarlo è il candidato sindaco di Aversa per il centrosinistra, Giuseppe Stabile. Intervenendo a margine dell’incontro organizzato dalla Democrazia Cristiana e tenutosi giovedì nell’ex Macello di Via Tristano, alla presenza del segretario nazionale del partito Giuseppe Pizza, Stabile ha aggiunto: “Sono anni che ci penso. Abbattendo le mura del Parco Pozzi ‘restituiremmo’ un enorme spazio ad Aversa: un luogo aperto, stimolante, un polmone verde nel cuore della città”. Il progetto di Stabile non sembra fermarsi però qui: “Aversa deve riscoprirsi. La nostra idea di città va ben oltre: la nuova Legge Finanziaria permette all’amministrazione comunale di acquisire gli spazi dell’Opg, ora in mano al demanio, così facendo il disegno urbano cambierà radicalmente e Aversa avrà un unico grande parco, un itinerario nuovo che riscoprirà la cultura e i luoghi centenari della città”. “Il complesso dell’Opg, in particolare, ospiterà un centro congressi e un auditorium per eventi culturali e musicali. Al suo interno ci saranno laboratori, aule e strutture dedicate all’ospitalità di studenti e ricercatori. Insomma – aggiunge Stabile – un unico grande ‘polo della conoscenza’”. Inevitabile a questo punto un passaggio sul centro storico di Aversa, considerato uno straordinario esempio di urbanistica normanna con la sua conformazione concentrica studiata dai maggiori esperti dell’urbanistica e dell’architettura, e che trova il suo baricentro nella splendida cattedrale con l’ambulacro normanno perfettamente conservato. “Penso anche alle strade del centro antico – sottolinea Stabile – in particolare al Seggio: in quelle arterie si unisce la memoria del grande passato di Aversa – ad esempio