L’associazione Piccoli Comuni d’Italia critica la decisione del governo Prodi di individuare i siti per le discariche in Campania nei comuni di Serre, Sant’Arcangelo e Savignano Irpino.
“Nemmeno una settimana fa sulle reti del servizio pubblico si davano tutto spianoimmagini bucoliche dei nostri piccoli comuni. Luoghi da sogno, dove vippettoni incerca di brividi, perché annoiati dal tran tran quotidiano, facevano a gara a comprare interi borghi abbandonati”, commenta amaro il portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, alla notizia del decreto legge del Governo. “Il sogno è miseramente fallito per trasformarsi nell’incubo peggiore per tre piccoli Comuni della Campania, Serre, Sant’Arcangelo e Savignano Irpino. Il Governo italiano, per questo passerà alla storia, condanna all’estinzione per decreto le tre piccole comunità locali. E’ incredibile, ma vero, dopo decenni di commissariamento e di autentici fallimenti della politica nazionale e regionale, con migliaia di miliardi sprecati, ci voleva un Governo di centro sinistra per risolvere il problema, umiliando nel peggiore dei modi i cittadini che hanno investito una vita ed il loro futuro in quelle piccole comunità. Un Decreto legge freddo e schematico, che secondo i ben pensanti del Governo dovrebbe risolvere problemi che hanno la necessità invece di azioni radicali di altra natura”. “Al servizio pubblico – sostiene con forza Caivano – chiediamo di far parlare i cittadini, di far conoscere alla pubblica opinione nazionale l’enorme patrimonio di sapori e saperi che le nuove generazioni non troveranno perché inesorabilmente coperti dalla mondezza. Abbiamo la necessità di una informazione chiara, onesta, trasparente non legata a doppio filo al potere dei carrozzoni politici. Dal Governo ci saremmo aspettati più dialogo con le popolazioni locali, maggiore rispetto per le fasce tricolori, trascinate nel fango qualche mese fa. Nulla di tutto questo, solo un freddo e anonimo decreto legge che passerà alla storia repubblica come la peggiore infamia commessa dalla politica verso i cittadini. A quei prodi deputati impettiti, così attenti a non uscire dal raggio d’azione delle telecamere RAI, chiediamo di essere in prima linea a difendere davvero le piccole comunità locali, a guidare l’azione del Sindaci che verranno vergognosamente costretti alla resa dal fuoco amico. Il tempo delle parole è ampiamente scaduto, – conclude il portavoce dei Piccoli Comuni – l’Italia è prigioniera di una classe politica incapace di ascoltare le ragioni della gente ed è ormai necessario che la pubblica opinione nazionale si mobiliti e attraverso azioni democratiche mandi a casa questa classe dirigente che nulla ha fatto per il futuro dei nostri giovani ed in particolar modo per le nostre piccole comunità locali”.
Comitato “No alla discarica” di Serre